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  • Ospedale senza personale, Sciullo accusa l’Asrem: «Non c’è programmazione»

    «Non c’è programmazione, ci credo che in piena emergenza non trovino nessuno. Cos’hanno fatto fin’ora?». E la polemica domanda, indirizzata all’Asrem, dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Agnone, Enrica Sciullo. L’assessora, che è anche e soprattutto infermiera, ha commentato così la notizia secondo la quale l’azienda sanitaria regionale del Molise sta incontrando difficoltà nel reperire medici per le strutture sul territorio.

    Nei giorni scorsi proprio l’Asrem ha informato che all’avviso pubblico per soli titoli dello scorso novembre per la formulazione di una graduatoria a tempo determinato di due medici della disciplina di Malattie infettive, «non sono pervenute istanze di partecipazione». Analoga situazione anche per l’avviso finalizzato a reperire due medici di Medicina interna per l’ospedale Caracciolo di Agnone. Non è certo la prima volta che accade. In Molise anche in passato diversi camici bianchi hanno ignorato le richieste dell’Azienda sanitaria per la ricerca di personale. Una constatazione che trova la sua spiegazione, almeno secondo l’assessora Sciullo, nella mancata programmazione da parte dell’azienda. Tra l’altro il problema è da cercare nella modalità contrattuale: a tempo determinato.

    Problematica sollevata nei giorni scorsi anche dal vicesindaco di Agnone, il medico Giovanni Di Nucci, secondo il quale per ovviare a questo inconveniente basterebbe proporre ai medici dei contratti a tempo indeterminato. Cose ovvie, che ogni politico e amministratore va ripetendo da tempo, che però dall’Asrem sembrano non comprendere, forse più attenti a far quadrare i bilanci che interessati a fornire servizi sanitari sul territorio mediante l’assunzione e la stabilizzazione del personale. Tra l’altro l’amministrazione comunale guidata da Saia si è già detta disponibile a trovare delle soluzioni abitative per i medici che volessero prendere servizio al “Caracciolo” proprio per favorire il loro arrivo e la loro permanenza ad Agnone.

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