“Domani mattina è in programma la V Commissione Sanità, voluta e richiesta da Forza Italia, alla presenza dell’assessore regionale Silvio Paolucci che non avrà più scuse e sarà costretto a dire a noi e agli abruzzesi quali sono le intenzioni di questo governo regionale in tema di riforma ospedaliera”.
E’ quanto dichiarano in una nota i Consiglieri regionali di Forza Italia
“Paolucci – prosegue la nota – dovrà svelare anche in Aula cosa ha raccontato a Roma durante il Tavolo di monitoraggio e quali sono i documenti che porterà al prossimo incontro in programma intorno al 16 novembre. E’ suo dovere spiegarci finalmente quali sono i piani fino a oggi segreti, suoi e del Commissario ad acta Luciano D’Alfonso tenuti fino a oggi segreti, per evitare sollevazioni popolari, rispetto alle intenzioni espresse in maniera ufficiosa ma mai ufficiale. Si parla infatti di un percorso che porterà alla chiusura o al declassamento di 10 nosocomi: Sant’Omero, Atri, Giulianova, Penne, Ortona, Popoli, Sulmona, Guardiagrele, Atessa e Castel di Sangro, con la soppressione, in quasi tutti, del pronto soccorso. Il quadro ipotizzato non prevede la presenza di nessun ospedale di secondo livello in Abruzzo (vale a dire quelli plurispecialistici), ma ci si vorrebbe affidare a una rete di strutture tutte di primo livello, con un’offerta sanitaria minima”.
“Vogliamo capire inoltre le loro reali intenzioni rispetto all’istituzione di una Asl unica, ipotesi senza gambe per camminare, che sembra abbia come unico obiettivo quello di liberarsi di manager “sgraditi”. Nel resto d’Italia la Asl unica si è rivelata un autentico fallimento che non fa risparmiare (le figure apicali passerebbero da 12 a 8, sarebbe ridicolo) e soprattutto, cosa ancora più grave, allontana le decisioni dai territori. Questo perché Paolucci e D’Alfonso – concludono i rappresentanti di Forza Italia – vogliono a tutti i costi sottostare ai dettami del Decreto Lorenzin con il quale si punta solo chiudere gli ospedali ma che di fatto non servirà ad accelerare l’uscita dal commissariamento, perché i presupposti già ci sono e sono il frutto del lavoro del precedente Governo regionale di centrodestra”.