AGNONE – Correva l’anno 1918, anno fatidico per la storia d’Italia; finiva la prima Grande Guerra Mondiale, tra l’entusiasmo della vittoria e la tristezza per le tante vite spezzate da una guerra terribile e crudele.
E proprio in quell’anno, il 31 di marzo, in Agnone, cittadina ridente e prosperosa, dotta e laboriosa, elettrificata come nessun’altra, movimentata da una ferrovia invidiabile, nasceva da una famiglia di “Ramai”, Panfilo Cerimele.
Cresciuto all’ombra dei tanti campanili del centro storico di Agnone, desideroso di studi, conseguiva la maturità classica nella città di Napoli dove nel 1940, mentre iniziava la Seconda Guerra Mondiale, si iscriveva alla Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Nonostante i notevoli disagi e le grandi tribolazioni che la guerra infieriva, il giovane studente si laureava a pieni voti nel 1946. Iscrittosi l’anno successivo alla scuola di Specializzazione in Odontoiatria e Protesi Dentaria, conseguiva il diploma nell’anno 1948.
Da allora ha sempre esercitato la professione non solo in Agnone, ma nei tanti comuni dell’Alto Molise e del Basso Chietino.
Sposatosi nel 1955 con la sig.ra Rina Bernardo, stimata insegnante, ha avuto tre figli che hanno seguito le orme paterne nel campo delle professioni mediche.
Uomo sereno, pacato, laborioso, instancabile, sempre disponibile con i pazienti a qualsiasi ora del giorno e della notte, ha lavorato alacremente fino alla veneranda età di 79 anni, ovvero fino al 1997, anno nefasto per la perdita della cara ed amata consorte.
Da quel momento si è dedicato con gioia alla professione di nonno; circondato da ben otto nipoti, ancora oggi, all’età di 99 anni, è il caposaldo di una famiglia che lo ama, lo stima, lo assiste e lo ringrazia per tutto il bene che ha dato.
Al decano dei medici molisani e a tutta la sua meravigliosa famiglia, gli auguri più sentiti da parte della redazione de l’Eco de l’Alto Molise – Vastese.