Stabilizzazioni del personale precario nel settore della sanità. E’ quanto sollecita la Cisl FP, in una nota indirizzata al commissario Toma e al direttore generale Florenzano, «alla luce dell’importante lavoro svolto durante l’emergenza da Covid-19 dal personale sanitario».
In una nota siglata dal coordinatore Professioni Sanitarie Molise, Bruno Delli Quadri, e dal segretario generale aggiunto, Anna Valvona, si legge: «La legge finanziaria 2022 n° 234 del 30 Dicembre 2021 al comma 268 lettera b recita testualmente: “ferma restando l’applicazione dell’articolo venti del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2023 possono assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio-sanitari, anche qualora non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali, ivi incluse le selezioni di cui all’articolo 2-ter del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e che abbiano maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022, secondo criteri di priorità definiti da ciascuna regione”. Come appare evidente – spiegano dal sindacato – i diciotto mesi di servizio sono da intendersi presso Il Servizio Sanitario Nazionale e non nella sola azienda Asrem. Pertanto, vista anche la volontà politica espressa dal Consiglio Regionale nella seduta del 30 Novembre 2021 che ha approvato all’unanimità una mozione avente ad oggetto “stabilizzazione del personale sanitario impiegato nel corso dell’emergenza Covid-19 contrattualizzato dall’Azienda sanitaria regionale del Molise”, e alla luce di quanto sopra esposto, la Cisl FP chiede l’applicazione della legge in oggetto».