Con la mesa celebrata al campo base nell’ex ippodrono Villa delle resoe dall’Arcivescovo della Diocesi Lanciano-Ortona, Mons. Emidio Cipollone, si è conclusa a Lanciano l’esercitazione della Protezione Civile Anzanum 2015, organizzata dalla Protezione Civile del IV Raggruppamento dell’Associazione Nazionale Alpini.
Tre giorni certamente non facili per i volontari alle prese con il maltempo che li ha costretti a raddoppiare l’impegno e far ricorso alla loro professionalità per superare le prove davanti alle quali si sono trovati. E nei tempi stabiliti. D’altro canto lo scopo era proprio quello di riuscire comunque a verificare la macchina organizzativa e la rapidità nella risposta in emergenza, rapportandolo con il Piano d’Emergenza Comunale. Nonostante il programma predisposto abbia dovuto subire qualche variazione, il campo base con tutti i servizi (sala radio, ospedale, mensa, sala riunioni, segreteria, cucina) è stato montano nella mattinata di venerdì scorso in appena 4 ore. Sabato, poi, gli interventi: innanzitutto quello previsto nel quartiere Lanciano Vecchia, in collaborazione con la Croce Bianca de L’Aquila, sezione di Lanciano, con soccorso ad alcuni feriti, trasportati nel Posto Medico Avanzato, allestito in Piazza Plebiscito. Saltata l’evacuazione degli studenti dell’Istituto Tecnico Leonardo da Vinci e ridotta quella dedicata all’intervento sul fiume Sangro a causa di esondazione del corso d’acqua, nel pomeriggio si è svolta invece la prova di guida fuoristrada. Ieri, infine, la giornata conclusiva, con la riunione presidenti e coordinatori di Protezione Civile del IV Raggruppamento alla presenza del Coordinatore Nazionale del’ANA, Giuseppe Bonaldi, del segretario nazionale dell’associazione, Michele Longo, del consigliere nazionale degli Alpini, Antonello Di Nardo, del coordinatore del IV Raggruppamento di Protezione Civile, Nicola Cianci, di quello regionale, Antonio Cianci. Un confronto necessario e utilissimo per tracciare un bilancio sull’esercitazione, per passare sotto la lente d’ingrandimento gli interventi eseguiti e la collaborazione tra le varie componenti dell’ANA e l’amministrazione comunale di Lanciano.
Prima della celebrazione della messa al campo, è stata deposta una corona d’allora al monumento dedicato all’Alpino, in via Ferro di Cavallo
Alla tre giorni a Lanciano hanno preso parte 31 gruppi.
Dall’Abruzzo sono intervenuti i volontari di Atessa, Barisciano, Basciano, Borrello, Castel di Sangro, Castellalto, Città Sant’Angelo, Lama dei Peligni, L’Aquila 2, Manoppello, Montenerodomo, Paganica, Palena, Palombaro, Pretoro, Santa Maria d’Arabona, Taralta Peligna, Valle Castellana, Valleverde e, ovviamente Lanciano. Da fuori regione, hanno aderito i gruppi delle Alpi Apuane, Ascoli, Firenze, Latina, Macerata, Marche, Molise, Pisa, Lucca, Livorno, Napoli, Puglia e Basilicata.