Stanno spacciando per notizia quella che in realtà non lo è affatto, perché un Comune che dota la Polizia municipale di armi per il servizio è una cosa normalissima, non una notizia appunto. «Nel Padovano anticipano il decreto sicurezza bis: pistola-mitraglietta ai vigili» titola ad esempio TgCom24. E nell’articolo si legge: «Nel Padovano si precorrono i tempi: prima ancora che il Governo desse il via alla possibilità di dotare di taser la polizia locale con il decreto sicurezza bis, il Comune di Solesino ha deciso di armare i propri vigili di una pistola-mitra e giubbotti antiproiettile». Una “pistola-mitra“? Forse si tratta della pistola mitragliatrice M 12 in dotazione alle Forze di polizia? No, non è possibile, perché in Italia solo le Forze di polizia e le Forze armate possono usare armi automatiche, cioè a ripetizione, come appunto l’M12 di Polizia, Carabinieri, Finanza e via dicendo. Nel caso della cittadina veneta si tratta semplicemente di un cosiddetto “roni”, un dispositivo in polimero dentro il quale si innesta la normalissima pistola semi-automatica d’ordinanza, non automatica si badi bene (non spara a raffica, per capirsi, ndr), che hanno gli agenti della Municipale. Il dispositivo è un kit di conversione che fa sembrare la pistola un’arma lunga, una sorta di “mitraglietta” appunto, ma il funzionamento della pistola non subisce alcuna variazione. Il “roni” magari permettere di ottenere più stabilità e precisione, ma l’arma non diventa affatto una “mitraglietta” come insinua anche l’Ansa. Il “roni” è di facile e rapida installazione, non necessita dell’intervento di un armaiolo e non richiede modifiche all’arma, perché la trasformazione è assolutamente reversibile, basta aprirlo o sganciarlo e la pistola torna ad essere quella di prima, una normalissima semi automatica.
Francesco Bottone