“Quella dell’accoglienza ai profughi non è più una situazione di emergenza ma di ordinarietà ed i servizi sociali debbono dotarsi di strumenti adeguati”. Lo dice il direttore della Caritas altoatesina Paolo Valente, annunciando che la sua organizzazione non aumenterà il numero di profughi che gestisce attualmente. Valente spiega all’ANSA che la Caritas gestisce in Alto Adige dieci case di accoglienza con 450 persone, oltre a svolgere altri servizi come uno sportello a Bolzano che accudisce 600 persone al mese ed una mensa che serve 150 migranti al giorno. “Ora – dice Valente – abbiamo deciso di orientare il nostro lavoro sulla qualità e non più sulla quantità, puntando sull’integrazione e sull’accompagnamento delle persone che escono dalle nostre strutture. “I servizi sociali – sottolinea Valente – debbono dotarsi degli strumenti per l’accoglienza, divenuta ormai una necessità ordinaria”. “Si tratta – ribadisce – di una competenza primaria delle istituzioni pubbliche“.
Profughi, la Caritas: «Non è più emergenza, ma ordinarietà, provvedano istituzioni»
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