AGNONE – «Abbiamo chiuso nei giorni scorsi un accordo con l’Inail, sbloccando investimenti per oltre 2 miliardi e mezzo: il Molise potrà contare su un investimento di 19 milioni per l’ospedale di Agnone. Ci dev’essere programmazione: se ci sono i progetti, i finanziamenti si trovano».
Lo ha dichiarato il ministro della Sanità, Giulia Grillo, alle agenzie di stampa nei giorni scorsi. Un annuncio che ha preso alla sprovvista la cittadina agnonese e i suoi esponenti politici. Cade dal pero il sindaco Lorenzo Marcovecchio, il quale promette di informarsi meglio anche nei palazzi romani, perché al momento non ne sa nulla di questi soldi per l’ospedale. Dalle dichiarazioni della ministra inoltre non è chiaro se i «19 milioni per l’ospedale di Agnone» si riferiscono al “Caracciolo”, cioè al nosocomio esistente anche se moribondo, oppure alla mega struttura iniziata in periodo di vacche grasse democristiane e ovviamente mai ultimata, quel sarcofago che sorge in località Castelnuovo. Una delle tante opere democristiane incompiute, frutto della politica degli scialacquoni a causa della quale oggi si paga pegno. Lo scheletro di quello che sarebbe dovuto diventare il nuovo ospedale di Agnone, una struttura all’avanguardia per un bacino di utenza extra regionale di oltre 50 mila potenziali pazienti, è lì dagli anni ’80. Dall’altro secolo. Diventato una macchina mangiasoldi per la Sanità molisana e attenzionato più volte dalla stampa nazionale e da Striscia la Notizia, oggi è poco più che una discarica abusiva. Basterebbero quei 19 milioni di euro di cui parla la ministra Girllo per completare l’opera mastodontica? E soprattutto, avrebbe senso spendere tutti quei soldi per un nuovo ospedale ad Agnone? Sono queste le domande che si pongono in molti. Sicuramente quei soldi non basterebbero, perché si stima che la somma necessaria al completamento si aggiri intorno al doppio, oltre i 40milioni di euro. Probabilmente sarebbe meglio investire quei soldi, o parte di essi, nell’ospedale esistente. Rivitalizzare e potenziare il “Caracciolo”, questo avrebbe senso, non spendere milioni di euro di denaro pubblico per costruire un ospedale nuovo quando ce n’è già uno vecchio che sta progressivamente morendo. L’alternativa sarebbe quella di accantonare per sempre l’idea di un nuovo ospedale ad Agnone, perché tanto non ci crede più nessuno alla Befana democristiana, e riconvertire la struttura esistente in località Castelnuovo in qualcosa di diverso. Anni fa si era parlato di un carcere, di un carcere femminile per l’esattezza, idea partorita, pare, nei palazzi romani, ma di cui poi non si è saputo più nulla. E se invece si investisse su quella struttura per realizzare una sorta di casa dello studente? Un college sull’esempio americano? Avrebbe molto più senso, anche perché con i ponti chiusi e le strade ridotte al collasso, creare i presupposti per una ricettività scolastica che possa fare numeri importanti sembra una delle poche idee sulle quali investire.
Francesco Bottone
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- foto in apertura di Kaitlin Bennett tratta da Twitter