Una operazione di rebranding che però, nel caso del marchio Agriverde, incarna un’evoluzione naturale e soprattutto l’esigenza di misurarsi con nuovi obiettivi produttivi da sempre cara al patron dell’azienda, Giannicola Di Carlo, fra i maggiori sostenitori della green-culture, antesignano del biologico dagli anni ’90, anticipatore dei vini biovegan e oggi ancora innovatore con i suoi vigneti bio-dinamico energetici.
Di Carlo sceglie dunque di dismettere dai suoi vini gli “abiti” firmati Agriverde e cedere il marchio alla cooperativa vini Casalbordino – con la quale era in partnership produttiva dal 2018 – e di scrivere un nuovo capitolo della sua lunga storia di produttore, oggi arricchita dall’apporto della nuova generazione rappresentata dai figli Federico e Daniele.
Una nuova vision che nasce dal solco di una tradizione familiare sempre celebrata con orgoglio, ma che oggi diventa ancor più dirimente perchè definisce l’identità genetica dei suoi Vini, conferendo loro grande riconoscibilità e presentandoli sul mercato internazionale dei Fine Wines forti di una storia che nasce nel 1830.
Le ultime produzioni – sincere interpreti del terroir ma perfettamente al passo con le nuove frontiere dell’enologia e con i gusti di un mercato mondiale sempre più esigente – indossano con fierezza lo stemma della “Famiglia Di Carlo” e attraverso il marchio “Vigna Madre” interpretano in chiave moderna il dna più autentico dei migliori vitigni abruzzesi.
Punta di diamante di questa nuova era produttiva, una linea Signature che porta il nome stesso del produttore e incarna le sue ispirazioni più profonde: recuperare antichissime tecniche di vinificazione – lontane dai tecnicismi ma vicine all’essenza della terra e dell’uomo – per creare vini superiori in completa armonia ed equilibrio con la Natura. E’ così, tornando alle origini e all’essenziale, che Giannicola Di Carlo incarna ancora una volta con grande coerenza e lungimiranza il “valore delle scelte e l’impegno nel superarsi” di cui, da sempre, ha fatto la sua bandiera, di uomo e imprenditore.