Se il buongiorno si vede dal mattino e se, in vista delle elezioni, regionali il buongiorno è rappresentato dagli slogan che campeggiano sui manifesti dei vari candidati, allora c’è davvero poco da sperare. “Insieme per coltivare lo sviluppo dell’Abruzzo”; “Rifletti Cambia l’Abruzzo”; “ Cambio verso adesso” ; “Adesso facciamo i conti”; “ In Cammino “; “Costruiamo insieme il tuo futuro”; etc. Davvero belle idee, confortanti, rassicuranti. Ci saremmo meravigliati del contrario. Quello che mi ha colpito maggiormente è stato lo slogan: “C’è un’Abruzzo Migliore”. La domanda che mi è sorta spontanea è stata ma di quale Abruzzo migliore parlano? Quella dei paesini dell’alto Vastese o quella delle citta capoluogo, Teramo, Chieti e Pescara? Quella dei giovani che vivono nei comuni dell’alto vastese, che non hanno scuole, guardie mediche, servizio pediatrico? Il cittadino-elettore ha bisogno di certezze, fatti concreti altro che Slogan, questi non risolvono i problemi della sanità, dei trasporti, dei servizi sociali, della viabilità, della scuola, del lavoro, etc. I cittadini vogliono dalla classe politica fatti concreti come il ritiro della delibera della ASL che chiude la guardia medica del comune di Celenza Sul Trigno e che rischia di lasciare, bambini, e anziani soprattutto quelli non autosufficienti, senza assistenza e questo nel breve diventerà un problema esplosivo sia sul piano sociale che economico per le famiglie. Un altro fatto concreto potrebbe essere quello che i candidati del centro destra, ancora in carica, chiedessero al Presidente Chiodi e all’assessore Febbo di trovare nelle pieghe del bilancio della ASL le risorse necessarie per mantenere aperte le guardie mediche di Celenza Sul Trigno, Scerni, Cupello, San Vito magari razionalizzando, sul territorio dell’alto e medio vastese, il Servizio Veterinario. Senza concretezza gli Slogan rimarranno solo “parole” e difficilmente riusciranno a convincere i circa 19 mila abitanti dell’alto vastese. Anche perché i cittadini sono abituati a guardare ai fatti concreti e di fatti concreti c’è ne sono tanti : la sanità smantellata, ospedali chiusi (Gissi), posti letto dimezzati (Vasto) paesini privati della guardia medica, del servizio pediatrico, ridotto ad un’ora a settimana, del medico di famiglia che in alcuni comuni è presente a giorni alterni, il servizio di ambulanza è H12 senza medico a bordo, i trasporti pubblici sono stati ridotti, la viabilità è in condizioni critiche, sul fronte del lavoro c’è da registrare che alcune importante fabbriche del territorio (es. Golden Lady) sono state chiuse e in tutti i comuni dell’alto e medico vastese si incontrano lavoratori in cassa integrazione, contratti di solidarietà, etc. Per dirla alla maniera del Principe De’ Curtis, “ Ma fatemi il piacere”. Gli slogan non risolvono i problemi.
Daniele Leone