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  • Regione, frizioni in maggioranza: scambio di accuse tra Di Pietro e Ciocca

    CAMPOBASSO – Frizioni nella maggioranza di centrosinistra che guida la Regione Molise. Nel pomeriggio vivace scambio di battute tra Cristiano Di Pietro, portavoce di “Molise di tutti” e Salvatore Ciocca, eletto nella lista “Federazione per la Sinistra”.

    Di seguito riportiamo i due interventi partendo con quello di Cristiano Di Pietro.

    Il portavoce regionale del ‘Molise di tutti’, Cristiano di Pietro, interviene sulle ultime questioni sollevate in Consiglio regionale. “Non voglio soffermarmi sulla mozione di sfiducia presentata dalla minoranza consiliare nei confronti del Governatore Frattura – dice Di Pietro – Non è che un’azione inconsistente sia nei contenuti sia nei modi visto che non ha gambe per camminare. Più che altro serve a far alzare fumo senza che ci sia arrosto sulla brace.

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    “Siamo alla solita volgarità politica messa in campo per creare tensione sociale e non trovare soluzioni ai problemi cui dobbiamo far fronte, quelli che tutti i giorni il Presidente della Regione tratta in maniera seria e cosciente. Per capirci, uno dei motivi per cui secondo i proponenti bisognerebbe mandare a casa Frattura è la denuncia fatta dallo stesso in conferenza stampa. Il Presidente ha illustrato una situazione dai contorni oscuri, nella quale non si è piegato ai ricatti, mantenendo invece la schiena dritta da uomo e da Governatore. Fatti, ricordiamo, che sono in mano alla magistratura dalla quale aspettiamo di conoscere la verità. E’ chiaro che se quanto denunciato da Frattura dovesse essere vero, più che una mozione di sfiducia, gli andrebbe fatto un monumento.

    “Detto questo, preferisco concentrare la mia attenzione sulle dichiarazioni del consigliere Salvatore Ciocca, inerenti gli interventi, pari a cento milioni di euro, sull’Accordo di Programma Quadro firmato dal Governo e dalla Regione Molise, per lavori di viabilità urbana.

    “La seconda firma apposta sull’Apq ha ribadito quanto era già stato programmato un anno fa. E il consigliere Ciocca sicuramente lo sa, visto che, per avere chiarimenti sulla ripartizione dei fondi, presentò un’interrogazione all’assessore al comparto, Pierpaolo Nagni.

    “Dopo la risposta dell’assessore – incalza Di Pietro – lo stesso Ciocca non si dichiarò non soddisfatto, accettando di fatto quell’impostazione. Adesso, delle due una: o Ciocca al tempo non capì nulla della risposta dell’assessore Nagni, oppure oggi fa finta di non capire. Ora sono io a voler sapere da lui come intende gestire i sei milioni di euro che la Protezione civile deve destinare ad interventi per l’emergenza sui vari territori della Regione Molise. Non vedo l’ora di leggere dove il consigliere Ciocca ha deciso di intervenire escludendo di conseguenza altri interventi e territori.

    “Ricordo al consigliere dell’intergruppo – ha quindi concluso il Capogruppo del ‘Molise di tutti’ in Consiglio regionale – che la fiducia della maggioranza si ottiene con il lavoro di squadra e non con i colpi di testa”.

    La replica di Ciocca non si è fatta attendere. 

    Non intendo affatto scendere allo stesso livello polemico – e al limite dell’offesa personale – che ha contraddistinto la nota stampa del consigliere Cristiano Di Pietro il quale mi accusa di non aver compreso le motivazioni alla base dell’Apq Viabilità sul quale ho “osato” esprimere la mia posizione critica.

    Nel constatare che il segretario de “Il Molise di Tutti” assume anche il ruolo di avvocato difensore dell’assessore Nagni che di certo non ne ha bisogno, ribadisco – senza polemizzare nemmeno sui retropensieri che affollano il comunicato stampa del collega Di Pietro circa la mia persona  e future decisioni che dovrei prendere – che ho contestato le scelte effettuate dall’amico Pierpaolo sin dal gennaio scorso e , a stretto giro,  lo stesso mi aveva rassicurato circa la presa in carico – da parte del suo assessorato – della questione Fondovalle del Tappino. Dirò di più: nella nota stampa del 20 gennaio scorso, Nagni mi garantiva che avrebbe organizzato  un incontro fra tutti i sindaci dell’area per comprendere al meglio come e dove intervenire.

    Per quanto riguarda i fondi destinati all’alluvione, i sei milioni di cui il consigliere Di Pietro parla, mi preme specificare che la destinazione degli stessi è stata concertata con i territori sulla base delle priorità e delle emergenze riscontrate e da sanare;  la decisione circa l’utilizzo dei fondi, poi, è stata assunta dal presidente Frattura al quale il consigliere Di Pietro potrà –  ove mai ne sentisse ancora la necessità –  chiedere lumi e spiegazioni.

    Sono certo che, con il governatore,  non  utilizzerà né il linguaggio né gli argomenti che ha inteso rivolgere nei miei confronti.

    Per quanto attiene la chiosa del consigliere Di Pietro, circa il lavoro di squadra, sottolineo che proprio questo è mancato e tale “assenza” ha prodotto i risultati che ho inteso criticare

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