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  • Riapertura sale operatorie, Greco bacchetta Saia: «Chi lavora e chi si intesta i meriti»

    «Sono tre anni che, insieme ai miei colleghi del MoVimento 5 Stelle, mi faccio in quattro per denunciare le storture della nostra martoriata sanità e per proporre soluzioni. Tra le mie priorità c’è la tutela della salute per tutti i cittadini molisani, non da ultimi quelli che vivono in un’area definita dalla legge come disagiata. L’alto Molise è la mia terra, è qui che sono nato ed è qui che sogno di mettere su famiglia. Tutti mi avete visto impegnato per la riapertura delle sale operatorie dell’ospedale Caracciolo. Strutture all’avanguardia, frutto anche di investimenti ‘urgenti’ per centinaia di migliaia di euro. Eppure, sono chiuse dal 2019. Ho sollevato infinite volte la questione in Consiglio regionale, tanto da nauseare i miei colleghi. Ho dimostrato, carte alla mano, che la struttura è pronta ad accogliere interventi di day surgery».

    Con queste parole il consigliere regionale Andrea Greco replica all’annuncio altisonante e reverente nei confronti dell’Asrem e della Regione Molise del sindaco di Agnone, Daniele Saia.

    «Durante i lunghi mesi di emergenza sanitaria, ho perso la voce per spiegare quanto fosse importante smaltire le liste d’attesa, utilizzando il Caracciolo. – continua Greco – C’era un problema di personale medico, che io stesso ho contribuito a risolvere, contattando alcuni stimati professionisti, pronti a tornare ad Agnone. A ottobre, ho messo alle strette il presidente-commissario, che mi ha dato ragione e mi ha riconosciuto pubblicamente il merito di aver combattuto una battaglia sacrosanta. Mi ha assicurato che avrebbe valutato la fattibilità della cosa, facendo anche pressioni sui vertici dell’Azienda sanitaria. Sono rimasto in silenzio, senza cantare vittoria. Certo che i miei sforzi non sarebbero finiti lì. A tutt’oggi, infatti, sono ancora in corso delle fitte interlocuzioni e devono essere ancora sciolti alcuni nodi tecnici. Intanto, però, c’è chi cerca di intestarsi tutti i meriti dell’operazione. Politici dall’infinito ‘opportunismo’, affetti da quella che chiamo “annuncite compulsiva“.

    Fino ad ora, il sindaco di Agnone, Daniele Saia, non ha mosso un dito per le sale operatorie, ma evidentemente deve avere dei buoni contatti con i vertici Asrem, che gli passano informazioni di prima mano. L’opportunismo politico è una brutta bestia, che rischia di arrecare grossi danni al territorio. In politica invece c’è bisogno di serietà. Dichiarare ai quattro venti di aver lavorato per la riapertura delle sale operatorie di Agnone è un falso storico. Che non posso tollerare, per amore della verità. A tempo debito, quando sarò assolutamente certo del giorno in cui si tornerà ad operare al Caracciolo, solo allora sarò lieto di comunicarvelo. Attendo di ascoltare in Consiglio regionale l’impegno ufficiale del presidente Toma. Intanto torno, testa bassa, a lavorare per realizzare il mio piccolo grande sogno: ridare dignità ai cittadini dell’alto Molise. Per aiutarmi in questa missione, non fatevi ingannare dagli annunci degli opportunisti, ma continuate a cercare sempre la verità. Che ci rende liberi».

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