AGNONE – “Chiedo vengano applicate tutte le sanzioni previste dal codice penale affinché un atto così crudele non resti impunito”.
E’ uno stralcio della lettera inviata a l’Eco on line da Tamara Redigolo, la proprietaria del rottweiler ammazzato a colpi di ascia nella giornata di sabato scorso. A quanto pare una vendetta considerato che il rottweiler 24 ore prima aveva ucciso un cane da tartufo.
“Io e la mia famiglia non chiediamo né compassione né risarcimenti, ma solo che venga fatta giustizia – scrive Tamara –. In nove anni Eclisse (il nome del rottweiler nella foto mentre gioca) non ha mai e sottolineo mai aggredito nessuno, era un cane dolce prelevato da me e il mio compagno dal canile di Poggio Sannita. In questi anni era diventato parte della nostra famiglia”.
In seguito Tamara Redigolo fornisce la sua versione dei fatti sul macabro episodio che ha portato all’uccisione del molosso a colpi di accetta. A quanto pare il giorno precedente il rottweiler sarebbe stato istigato dall’altro cane che avrebbe innescato l’aggressione ai suoi danni.
“In tutto ciò – spiega la proprietaria del rottweiler – sono corsa per cercare di separare i due cani e ho subito prestato soccorso al meticcio (così lo definisce, ndr) il quale è stato fatto visitare da un veterinario, purtroppo per le ferite riportate non è riuscito a sopravvivere. A questo punto, io e il mio compagno, siamo rimasti vicini ai proprietari del meticcio dandogli supporto morale oltre ad offrirgli un cucciolo di razza o un risarcimento. I padroni però non hanno accettato. Così il giorno dopo approfittando della nostra assenza il padrone del meticcio, che conosceva bene il mio Eclisse, si è avvicinato e gli sferrato il colpo mortale sulla testa. Dalla giornata di sabato questo signore è irreperibile per qualsiasi confronto. A questo punto – conclude – chiediamo a chi di dovere che venga fatta luce sull’episodio e chi ha sbagliato paghi”.