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  • Sabotaggio dell’opposizione, Saia caustico: «Il tecnico del Comune non lavora per i servizi segreti»

    «Il tecnico del Comune è estraneo ai fatti e ha ribadito che non è possibile in alcun modo offuscare le reti internet dei consiglieri tramite la piattaforma di videoconferenza, se sapesse farlo probabilmente lavorerebbe per i servizi segreti della CIA, del KGB o di Mossad».

    Usa l’ironia, il gruppo politico che sostiene il sindaco Daniele Saia, per replicare alle accuse dell’opposizione di essere stata in qualche modo sabotata e silenziata nel corso dei lavori del consiglio comunale on line.

    «Nessun componente del consiglio ha in alcun modo inteso impedire ai consiglieri del gruppo di “Agnone Identità e Futuro” di riconnettersi alla videoconferenza dopo la loro disconnessione dovuta presumibilmente ad un problema di rete. – si legge in una nota dell’amministrazione comunale inviata alla nostra redazione – Di fatti, alcuni minuti dopo, i tre si sono riconnessi tramite il dispositivo del consigliere Franco Paoletti e non si sono presentati ulteriori problemi di audio o video, probabilmente perché in quel momento vi era unicamente un dispositivo connesso alla rete non più sovraccarica».

    «Inoltre, nelle istruzioni per accedere al collegamento inviate a tutti i membri dell’assise comunale, è specificatamente riportata la necessità di mantenere il proprio dispositivo connesso a una rete internet stabile, per evitare problemi di disconnessione. – continuano dalla maggioranza – La cosiddetta “regia estera”, ovvero il moderatore della videoconferenza, è intervenuta unicamente per disattivare i microfoni di tutti i consiglieri a fine dei loro interventi, per evitare l’incremento di fastidiosi ritorni di audio che avrebbero compromesso totalmente la qualità della chiamata, come peraltro specificato nel documento di istruzioni inviato».


    La modalità telematica «era stata concordata in sede di conferenza dei capigruppo alla presenza e con il consenso del consigliere Scarano» precisano dalla maggioranza. E ancora: «Nello specifico, con riferimento al punto all’ordine del giorno presentato dall’assessora Amalia Gennarelli, il regolamento oggetto di discussione era stato esposto nella commissione consiliare competente, alla presenza del consigliere Paoletti quale rappresentante del gruppo “Agnone Identità e Futuro”. Inoltre, il regolamento era stato distribuito in via preventiva a tutti i consiglieri e quindi dovrebbe esserci stata consapevolezza di quello che si stava andando ad approvare, a meno che i consiglieri non avessero volutamente ignorato l’allegato consegnato. Senza contare che, ovviamente, il capogruppo Scarano avrebbe potuto gentilmente chiedere all’assessora Gennarelli di ripetere quanto detto, invece di chiedere arrogantemente e illegittimamente la spiegazione da parte di un altro consigliere». Scarano, infatti, aveva chiesto di ripetere quanto compreso alla consigliera Catauro.

    «Si tratta, quindi, di una polemica pretestuosa che i tre membri del gruppo “Agnone Identità e Futuro” hanno voluto sollevare. – continua la nota della maggioranza – In conclusione, auspichiamo una maggiore collaborazione delle parti interessate, come peraltro lo stesso consigliere Iannelli sta facendo, in modo da affrontare al meglio questo periodo difficile».

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