SCHIAVI DI ABRUZZO – «Se sarò eletto, come primo atto della mia attività politica proporrò una modifica dello statuto comunale per abolire le elezioni amministrative a Schiavi di Abruzzo».
La proposta, che è chiaramente una provocazione, arriva dal candidato consigliere della lista “Liberi”, Luca Ninni. L’attivista del Movimento 5 stelle irrompe così nella campagna elettorale, fino ad oggi abbastanza moscia, del piccolo centro montano del Vastese e lo fa in replica al comizio tenuto ieri dal candidato sindaco Luciano Piluso.
Il primo cittadino uscente è anche rientrante, perché praticamente non c’è storia, ha già la rielezione in pugno. Piluso, socialista della prima ora che però alle regionali non appoggerà i suoi compagni di partito, è sindaco praticamente dal secolo scorso, dal 1990, un sindaco a vita che ieri ha spacciato la sua ennesima candidatura non come un attaccamento alla poltrona e alla fascia tricolore, ma come «un sacrificio personale fatto per il bene del paese».
Parole che hanno stimolato la risposta sarcastica dell’attivista 5 stelle Luca Ninni: «Visto che Piluso si sacrifica per il bene del paese da quasi venticinque anni, come segno di gratitudine verso questo politico di razza proporrò, se sarò eletto e come mio primo atto in Consiglio, di modificare lo statuto comunale e di abolire le elezioni amministrative a Schiavi di Abruzzo. In tal modo Piluso potrà fare il sindaco a vita senza nemmeno avere il fastidio, ogni cinque anni, di dover passare per le urne».
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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