Sciopero dei cacciatori, De Marinis: «Arriveranno migliaia di selecontrollori da fuori regione».
Il tecnico dell’Atc Chietino Lancianese lancia l’allarme e invita i cinghialai ad iscrivere le squadre.
Il dibattito impazza, soprattutto on line, attorno al tema del momento: lo sciopero dei cacciatori in vista dell’imminente apertura della stagione venatoria.
I fatti sono questi: la Regione Abruzzo ha varato un regolamento per il prelievo degli ungulati che impone vincoli stringenti ai cacciatori. Il punto più contestato è la cosiddetta zonizzazione, la suddivisione del territorio in aree da assegnare, in utilizzo esclusivo, alle squadre di cinghialai. Ciascuna squadra sarà anche responsabile dei danni arrecati dal cinghiale in quella specifica zona.
Un regolamento che non piace ai cacciatori, ma che molti hanno accettato. Molti, ma non tutti, perché ad esempio i cacciatori dell’Atc Vastese hanno deciso di non accettare le imposizioni contenute in quel regolamento scritto dai burocrati della Regione. Ed ecco l’idea dello sciopero: voi ci rendete la vita difficile con regole e imposizioni varie, noi non andiamo più a caccia, non preleviamo più i cinghiali, arrangiatevi. Questa, in estrema sintesi, la posizione dei capi squadra dell’Atc Vastese.
E dal Vastese la protesta dilaga, spingendosi anche nell’Atc Sulmona, dove i cacciatori hanno ritirato le squadre.
Senza squadre iscritte non si potrà andare a caccia di cinghiale con il metodo della braccata, cioè con l’ausilio dei segugi.
L’unica concreta modalità di prelievo sarà quella alla cerca, però senza cani. Oppure i prelievi effettuati dai pochi selecontrollori attivi sul territorio.
E proprio in merito a questo sciopero che creerà intuibili problemi al comparto agricolo e alle istituzioni, visto che la popolazione di cinghiali non sarà tenuta a bada mediante gli abbattimenti, interviene il biologo dell’Atc Chietino Lancianese, Fabio De Marinis, che si lascia scappare questo commento sibillino:
«Vorrà dire che si faranno solo selecontrollo, girata e abbattimenti notturni mirati nei mesi di emergenza delle colture. Verranno migliaia di selecontrollori da fuori regione. È un’ipotesi. Spero non accada e che il buon senso prevalga».
Il buon senso dovrebbe prevalere, certo, ma negli uffici della Regione.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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