• Editoriale
  • Scognamiglio: chi era costui?

    Un carissimo amico, Durante Antonarelli, medico umanista, finissimo affabulatore di storielle molto divertenti,  giornalista molisano della prima età post-seconda guerra mondiale, nel rinato giornalismo molisano, originario di Lupara – il paesino molisano che insieme a Civitacampomarano, Castelbottaccio e Guardialfiera, costituivano il quadrilatero cisbifernino (come amava chiamarlo Cuoco) su cui ebbero a trasferirsi, in parte, gli effetti della cultura illuministica napoletana di fine 700, il paese di Parascandalo, cui è intestata la via principale, oscuro inquisitore di uno dei Tribunali Ecclesiastici del Medioevo – amava raccontare le sue divertentissime storielle, e, tra queste, quella di un uomo sconosciuto, e, allo stesso tempo, illustrissimo, di nome Scognamiglio.

    E, ridendo egli stesso, e facendo ridere da morire anche gli amici che lo ascoltavano, raccontava che Scognamiglio, questo sconosciuto uomo, appariva molto frequentemente in tv, a fianco di uomini illustri del tempo, tra i più importanti : Mao, Stalin ed altri, un giorno, apparve vicino al Papa e quale lo stupore di alcuni, che non lo conoscevano affatto, allorquando sentirono esclamare da alcuni cinesini : “ chi essere l’omino vestito di bianco vicino a Scognamiglio?”.

    La storia degli “Scognamiglio” in realtà si ripete e quale la mia sorpresa, allorquando, intervistato da un grande giornalista quale Gianni Minoli, ho conosciuto lo Scognamiglio moderno del Veneto, Fabio Franceschi, proprietario di una stamperia di Trebaseleghe (PD), che riesce a stampare niente meno che 400 milioni di libri all’anno.

    Questo straordinario genio della imprenditoria contemporanea, a tante persone sconosciuto, è niente di meno riuscito a costruire uno stabilimento per rotative lungo 1 km. Incredibile!

    Milioni di libri di inchiostro scorrono fra le rotative interminabili.

    Ma come, gli domandava il giornalista, ha potuto raggiungere questo traguardo?

    Attraverso la tecnica, la democrazia del lavoro, la partecipazione creativa di tutti gli operai al ciclo produttivo.

    Stampa il New York Times e la Pravda di Mosca.

    Le sue antenne si estendono in ogni parte del pianeta.

    Stampa il Corano, il libro più letto del mondo ed anche il più osservato e in vario modo interpretato; la Bibbia, che, però, a suo dire, non è letta quasi da nessuno .

    Ma quello del Veneto è un antico centro di stamperia e di tipografia nazionali dove stampano Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli .

    E 400 milioni di libri in un anno sembra quasi incredibile.

    Ma dove reperisce tutta la carta?, lo incalza il giornalista.

    “Semplice, sfrutto le foreste in Africa, ma, per evitare il pericolo della deforestazione, per ogni albero che taglio, ne pianto immediatamente due”.

    Che storia, che eccellenza, che genio, di appena 45 anni di età, capace, in un momento di crisi incredibile – la più lunga e la più tormentosa dalla fine della seconda guerra mondiale – di aumentare niente meno i suoi profitti del 3500 per cento.

    Auguri Fabio Franceschi ….Scognamiglio!!

     

    di Franco Cianci

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