AGNONE. Tutti credono che le scuole migliori siano quelle delle grandi città: sarà poi vero?
L’Eco oggi vi racconta una storia che forse vi farà ricredere.
Ci troviamo ad Agnone, all’interno dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Leonida Marinelli” dove lo scorso anno scolastico gli studenti delle classi quinte delle due sezioni, elettrotecnica e meccanica, hanno partecipato ad una attività pluridisciplinare progettando e realizzando un sistema ibrido per la produzione di energia.
Abbiamo chiesto a due docenti dell’istituto, il professore di elettrotecnica Nicolino Fiocca e il professor Francesco Iaciancio per l’ambito meccanico, di illustrare il lavoro.
Professor Fiocca, di cosa si tratta? E come funziona?
«Stiamo parlando di un sistema che produce energia elettrica da fonti rinnovabili. Nello specifico sono stati installati un pannello solare e due pale eoliche sulla sommità del tetto della nostra scuola; l’energia prodotta viene accumulata attraverso una batteria e utilizzata secondo le necessità».
Cosa alimentate con questo sistema?
«L’impianto alimenta un laboratorio della scuola che, in questo modo, è divenuto totalmente autonomo. L’illuminazione avviene attraverso una serie di lampade a led; all’insegna del risparmio energetico sono stati inoltre installati dei sensori che disattivano l’accensione delle lampade quando il non è frequentato. L’energia prodotta è anche sufficiente ad alimentare i ventilconvettori dell’impianto di riscaldamento del laboratorio. Se venisse a mancare l’elettricità qui dentro –spiega Fiocca – potremmo fare lezione per alcuni giorni. Tuttavia in caso di un abbassamento eccessivo del livello della batteria l’impianto è automaticamente in grado di commutare l’alimentazione alla tradizionale rete esterna; quando poi viene generata una quantità nuovamente sufficiente di energia, sempre in automatico, torna a funzionare utilizzando l’energia prodotta».
Professor Iaciancio, in che modo gli studenti della sezione meccanica hanno fornito il loro apporto?
«Nell’ambito delle discipline attinenti il loro percorso di studi hanno progettato e realizzato uno dei due generatori eolici in dotazione all’impianto. Si tratta di un generatore ad asse verticale di 500 watt. Hanno progettato il rotore, assemblato le pale, concepito un sistema di moltiplicazione del numero dei giri, installato un generatore e costruito l’incastellatura».
A quanto ammontano i costi?
«La somma investita è stata modesta rispetto al valore dell’impianto realizzato. Il costo è stato determinato dalle materie prime e dall’acquisto di particolari componenti come la batteria, l’inverter e il regolatore di carica».
Come hanno affrontato gli studenti l’intera iniziativa?
«Fin da subito hanno dimostrato interesse ed hanno partecipato attivamente. Un progetto del genere ha fornito agli studenti un’esperienza pratica e gli ha permesso di applicare le conoscenze e competenze acquisite nel corso del quinquennio».
A questo punto, va da sé commentare che sarebbe auspicabile che le istituzioni, come regione e provincia, investissero affinché gli istituti tecnici come il Leonida Marinelli possano progettare e realizzare impianti simili. Si tratterebbe, senza ombra di dubbio, di un investimento che porterebbe a un risparmio in bolletta. In questo modo anche il Molise potrebbe con maggiore convinzione e determinazione proseguire il percorso virtuoso verso il mondo delle Green Energy.
Giovanni Giaccio