«L’avvio della fase due è ormai vicino. Il 4 maggio si avranno parziali riaperture e cominceremo a ripartire. Ma lo faremo piano e con cautela. Anzi, lo dovremo fare piano e con cautela, rispettando tutte le misure che gli esperti ci stanno ripetendo fino alla noia». Sono le parole del sindaco di Capracotta, Candido Paglione, il quale in qualche modo lascia trasparire una sorta di timore, assolutamente comprensibile, per i potenziali rientri che si potranno avere nei prossimi giorni, complici le belle giornate e il “ponte” del primo maggio e soprattutto l’allentamento delle misure del lockdown. «A Capracotta, come in molti centri del sud, è atteso un flusso di ritorno di persone che hanno pensato di trascorrere la fase due nelle loro seconde case. – riprende il sindaco – In proposito ho già ricevuto diversi segnali. Voglio essere chiaro: sono tutti benvenuti ma li invito, fin da ora, a osservare, al loro arrivo, un periodo di quarantena di almeno quindici giorni. Dobbiamo essere tutti consapevoli che l’emergenza non è affatto cessata, la guardia deve restare alta. Del resto abbiamo fatto, fin qui, quasi due mesi di sacrifici molto dolorosi. E grazie al sacrificio di ognuno di noi, Capracotta è riuscita finora a tenere lontano il coronavirus. Non è certo il caso di sprecare tutto adesso. Perciò, lo ripeto, massima attenzione da parte di tutti. Ne va della nostra salute, della vita dei nostri anziani, del nostro futuro: una nuova ondata epidemica e una nuova chiusura totale non sarebbe sostenibile la prima dal punto di vista delle strutture sanitarie, la seconda dalla nostra già fragile economia che noi, nel nostro piccolo stiamo cercando di aiutare. Avanti, forza! Insieme, con il rispetto rigoroso delle regole, ce la faremo».
Seconde case in Alto Molise, Paglione: «Chi torna dalle città stia in quarantena»
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