• Editoriale
  • «Senza servizi e senza diritti, siamo noi i veri partigiani»

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Nel giorno del 25 aprile, una data simbolica molto forte ma troppo spesso infarcita strumentalmente di sinistra retorica, si definiscono «genitori resistenti». Sono i papà e le mamme dei bambini dell’Alto Vastese ai quali è stato tolto, per mere questioni di cassa, il diritto ad avere un’assistenza sanitaria da parte di una logopedista. Si definiscono i «veri partigiani di questo millennio», perché quei genitori, come gli altri residenti dell’Alto Vastese, lottano ogni giorno per vedere assicurati anche i diritti basilari, quelli costituzionalmente garantiti, come il diritto alla sanità, alla mobilità, all’istruzione, al lavoro, alla cultura.

    Da questi genitori resistenti riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

    Ieri pomeriggio, 24.04, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dei genitori dei bambini a cui è stato INTERROTTO l’ambulatorio di logopedia presso il distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino. All’incontro era presente un legale e l’assessore comunale Enzo Fangio che ha seguito fin dall’inizio l’ incredibile vicenda. Dopo una intensa discussione è stato diramato il seguente comunicato:flacco 1

    Dal 30 Marzo la ASL Lanciano-Vasto-Chieti ha tagliato, SENZA NESSUN PREAVVISO, l’ambulatorio di logopedia frequentato da quindici bambini, interrompendo di fatto un SERVIZIO PUBBLICO e un iter terapeutico già avviato, lasciando nello sconforto non solo i bambini ma anche noi genitori, senza trascurare gli altri 20 bambini in lista di attesa che hanno visto precludere ancora di più il loro DIRITTO ALLA SALUTE.
    Noi riteniamo che sia stato fatto un atto GRAVE e SUPERFICIALE che non ha tenuto conto delle conseguenze a cui si andava incontro. I nostri bambini stavano ottenendo ottimi risultati grazie alla professionalità di chi li seguiva, risultati che con questa interruzione potrebbero essere vanificati.
    Se si vogliono far quadrare i conti sulla pelle dei più deboli noi non ci stiamo. logopedista
    Nell’Alto Vastese affrontiamo quotidianamente difficoltà che solo chi ci vive può capire e che si sono amplificate dopo gli ultimi eventi franosi. Noi cittadini di queste montagne siamo i VERI PARTIGIANI di questo millennio perché lottiamo quotidianamente per i nostri diritti elementari. Lottiamo per il DIRITTO ALLA SALUTE quando dobbiamo difendere il nostro distretto sanitario di base per evitare che vengano tolti i servizi o dobbiamo lottare per avere il medico sull’ambulanza del 118.
    Lottiamo per il DIRITTO ALL’ISTRUZIONE quando dobbiamo difendere le nostre scuole per evitare che chiudano, o quando dobbiamo lottare semplicemente per far raggiungere ai bambini le loro maestre perché una frana ha chiuso una strada, come è successo con i bambini di Fraine.
    Lottiamo per il DIRITTO ALLA MOBILITA’ quando dobbiamo superare il nostro isolamento con tre strade provinciali chiuse e con le uniche due rimaste ridotte a colabrodo, e con i ragazzi che sono costretti a bloccare i pullman per evitare di raggiungere gli istituti superiori dopo un’ora di viaggio quotidiano.
    Lottiamo per il DIRITTO AL LAVORO quando dobbiamo fare almeno 50 chilometri per raggiungere gli insediamenti industriali più vicini e l’inverno ,quando nevica, costretti a restare a casa perchè i mezzi messi in campo dalle istituzioni provinciali non sono adeguati.
    Lottiamo per il DIRITTO AD INTERNET dove interi paesi ,come Schiavi di Abruzzo sono sprovvisti di adsl.frana sulla sp 162
    L’elenco sarebbe ancora lungo ma noi adulti e RESISTIAMO. Vedere però che uno dei pochi servizi che viene offerto ai nostri bambini viene fatto sparire da un giorno all’altro è inaccettabile. Non è possibile far percorrere 60 chilometri a queste piccole creature per far raggiungere l’ospedale più vicino, nella speranza che dopo liste di attese lunghe anche un anno, possano riprendere il loro percorso.
    Dal 31 Marzo abbiamo assistito dapprima ad un silenzio assordante e solo dopo il clamore mediatico dato sopratutto da “L’Eco dell’Alto Molise-Vastese”, che ringraziamo di cuore, si è levata qualche voce di protesta. Le nostre richieste sono chiari e semplici :

    1 ) Riattivazione e potenziamento del servizio di logopedia per dare la possibilità anche a quelli in lista di attesa di potervi accedere;
    2 ) dare la possibilità di poter continuare l’iter terapeutico con la stessa dottoressa per evitare di dover ricominciare tutto dall’inizio, considerando anche il rapporto di fiducia che si era instaurato tra i piccoli e la logopedista.carabinieri sulla frana

    Come genitori abbiamo deciso di intraprendere un’azione legale nei confronti della ASL e di chi si è reso responsabile di tale atto. Azione legale che dopo l’interessamento odierno del Presidente D’Alfonso dell’assessore regionale Paolucci e del dirigente Asl Flacco è stata congelata. Infatti abbiamo preso atto dell’impegno a riattivare l’ambulatorio di logopedia nel più breve tempo possibile, al massimo entro la prima settimana di Maggio. Vogliamo credere ancora nell’onestà di chi si è impegnato per risolvere il problema, vogliamo credere ancora nel futuro dei nostri figli.
    Abbiamo dato comunque mandato al nostro legale di preparare tutti gli atti e tutti i documenti da inviare in Procura perché aspetteremo in silenzio fino all’8 maggio senza chiamare né stampa né politici, dopo di che, se non vedremo risultati procederemo per difendere i diritti dei nostri figli e a parlare saranno solo i legali.

    I GENITORI RESISTENTI

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