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  • Si ferisce durante una escursione, complesso recupero in barella del Soccorso alpino

    Intervento estremamente complesso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) questa mattina in una zona particolarmente impervia di Longano. L’allarme è arrivato alle 9 tramite il portale Georesq, l’applicazione del Soccorso Alpino sviluppata in collaborazione con il CAI ed il ministero del turismo. All’allarme ha risposto la centrale del Soccorso Alpino dedicata all’applicazione Georesq che ha inoltrato la richiesta di soccorso alle squadre territoriali.

    Dalle prime informazioni due escursionisti di 68 e 71 anni, originari del posto ma residenti a Como e Roma, durante un’escursione su un sentiero che da Sant’Agapito giunge a Longano lungo il torrente Lorda, hanno avuto un problema in quanto l’uomo di 68 anni ha subito un trauma all’arto inferiore sinistro che gli ha impedito di proseguire.

    Le squadre del CNSAS si sono portate prontamente nel territorio di Longano e si sono calate con corde e tecniche alpinistiche lungo un costone verso l’alveo del torrente Lorda fino a raggiungere le due persone in difficoltà per metterle in sicurezza, prestargli il primo soccorso, e immobilizzare l’arto ferito.

    Il luogo estremamente impervio e l’ambiente ostile configurava inevitabilmente un rischio di evoluzione sanitaria per entrambi i pazienti esposti al passare delle ore agli agenti atmosferici, alla spossatezza e al pericolo di caduta dal sentiero estremamente esposto e sdrucciolevole.
    In virtù di tali criticità e del tempo necessario all’evacuazione dei feriti, è stato richiesto, tramite la Centrale operativa del 118, l’intervento di un elicottero sanitario del 118 Pescara con a bordo tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino, medico rianimatore ed infermiere di area critica per la gestione e l’evacuazione degli escursionisti a rischio di evoluzione sanitaria.

    L’elicottero giunto sul target georeferenziato dalla centrale Georesq.
    Purtroppo le condizioni ambientali per vento eccessivo non hanno permesso lo sbarco del personale di missione mediante verricello, nonostante i numerosi tentativi.
    A questo punto è stato necessario imbarellare il paziente su una barella in dotazione del Soccorso Alpino per evacuarlo sul sentiero utilizzando anche tecniche di recupero con corda e paranchi.
    Le operazioni di recupero della barella sulla viabilità ordinaria sono terminate alle 17e30 dove il paziente è stato affidato alle cure della postazione territoriale del 118 in attesa sulla strada.

    Sul posto, nel pomeriggio, sono giunti a dare supporto anche i vigili del fuoco di Isernia che hanno agevolato il trasporto del ferito, una volta uscito dal sentiero, sulla viabilità ordinaria.
    Egregio il coordinamento della Centrale operativa del 118, che ha garantito l’impiego dell’Ente preposto e il buon esito dell’attività di soccorso.
    È auspicabile che, con la costituenda Centrale NUE 112, siano, allo stesso modo, per tempo identificati i soccorsi tecnico sanitari di emergenza ed a rischio di evoluzione sanitaria in territorio montano, ambiente impervio per garantire il migliore e più efficace svolgimento di tutte le operazioni di soccorso a persone in ambienti di questo tipo.

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