«Esprimo la piena, convinta e non formale solidarietà al Sindaco di Isernia per la battaglia che sta conducendo in difesa dell’Ospedale “Veneziale”, presidio sanitario imprescindibile per l’intera provincia e per le aree interne dell’Alto Molise».

Candido Paglione, sindaco di Capracotta e presidente dell’Uncem Molise, esprime solidarietà e vicinanza alla plateale protesta inscenata dal collega sindaco Castrataro che ha deciso di dormire in tenda davanti all’ospedale pentro a rischio tagli.
«Di fronte al rischio ormai concreto di un grave ridimensionamento dell’ospedale provinciale, desta forte preoccupazione, e suscita profonda indignazione, l’atteggiamento della dirigenza Asrem, che continua a sottrarsi alle proprie responsabilità gestionali e strategiche, rifugiandosi in una narrazione tanto comoda quanto inaccettabile: quella della presunta “scarsa attrattività” della città di Isernia. – continua Paglione – Si tratta di un argomento pretestuoso e offensivo per un intero territorio, che maschera anni di scelte sbagliate, di mancata programmazione, di carenze croniche di personale e di assenza di una reale strategia di rilancio della sanità pubblica. È troppo facile e francamente inaccettabile addossare le colpe ai territori quando chi è chiamato a governare il sistema sanitario rinuncia al proprio ruolo e abdica alle proprie funzioni».

«L’attrattività di un ospedale non è una variabile naturale né un destino inevitabile: è il risultato diretto delle decisioni assunte da chi lo amministra. Se oggi l’Ospedale di Isernia è in difficoltà, ciò è conseguenza di precise responsabilità dirigenziali e politiche, non certo della città o dei suoi cittadini. Il Veneziale non è un ospedale di serie B né può essere trattato come un presidio sacrificabile. È un ospedale provinciale che serve un’area vasta, fragile e montana, dove il diritto alla salute non può essere subordinato a logiche ragionieristiche o a comode giustificazioni burocratiche».

«Sostenere l’azione del Sindaco di Isernia significa difendere il diritto alle cure di migliaia di cittadini. Chiediamo con forza alla Regione Molise e alla dirigenza Asrem di interrompere immediatamente questo pericoloso scaricabarile e di assumersi fino in fondo la responsabilità delle proprie scelte, invertendo la rotta con atti concreti: assunzioni, investimenti, potenziamento dei servizi e rispetto del ruolo dell’ospedale provinciale. – chiude Paglione – Ogni ulteriore tentativo di ridimensionamento rappresenterebbe un colpo durissimo non solo alla sanità pubblica, ma alla credibilità delle istituzioni. Su questo tema non sono più tollerabili silenzi, ambiguità o rinvii. La difesa dell’Ospedale di Isernia è una battaglia di civiltà. E come tale va combattuta, senza alibi e senza compromessi».