«Stellantis nel mercato europeo dei veicoli commerciali leggeri (LCV) è in linea con gli obiettivi del piano Dare Forward 2030. La vocazione all’elettrificazione della produzione è oramai assodato, dal canto nostro riteniamo che il piano di collaborazione tra Stellantis e TME iniziata nel 2012 con un veicolo di medie dimensioni, al passo con la loro tempistica prevista, si aggiunge a un nuovo tassello che porterà linfa produttiva anche per un sito Italiano: grazie al nuovo veicolo commerciale di grandi dimensioni annunciato oggi, che segna un ulteriore passo avanti nella collaborazione, Toyota sarà in grado di offrire una gamma di LCV completa in Europa mentre entrambe le aziende potranno godere dei vantaggi derivanti dall’ottimizzazione delle attività di sviluppo e dei costi di produzione».
Lo dichiara il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera per il quale, «la nota azienda del gruppo, in controtendenza al momento Covid-19 e la crisi geopolitica in atto, dice per l’Italia intera che la politica industriale Stellantis prosegue nel verso giusto. Siamo ottimisti nell’apprende che Stellantis fornirà a TME un nuovo veicolo commerciale da immettere sul mercato europeo con il marchio Toyota. Il nuovo veicolo sarà prodotto da Stellantis negli stabilimenti di Gliwice (Polonia) e Atessa (Italia). Per l’Ugl, la Sevel conferma sul mercato europeo la buona tenuta dello stabilimento che potrà sperare già in quanto pianificato per la metà del 2024, ovvero che il nuovo modello segnerà il debutto di TME nel segmento dei veicoli commerciali leggeri di grandi dimensioni. Questa partnership di successo con l’introduzione di un nuovo veicolo commerciale di grandi dimensioni, rappresenta un’aggiunta importante per il sito del gruppo automotive del comune abruzzese. Una buona notizia – conclude Spera -, gli addetti Italiani alla produzione Sevel di Atessa andranno a concorrere per soddisfare la gamma dei veicoli commerciali a disposizione dei clienti Toyota nel mercato europeo: il nostro auspicio è che il nuovo modello in relazione all’intera gamma di LCV possa far sperare in futuro roseo di stabilità occupazionali e di nuove assunzioni nel territorio abruzzese».