Da oggi è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un Comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Finalmente, verrebbe da aggiungere. La misura si è resa necessaria al fine di impedire la terza o forse quarta fuga dal Nord Italia in seguito all’annunciato decreto di ieri sera che chiude tutte le attività non ritenute strategiche ed essenziali. Ancora nei giorni scorsi si sono registrati inspiegabili e incauti rientri da Roma, ad esempio, verso i piccoli centri montani del Molise, come Salcito, o dell’Abruzzo e del Vastese in particolare, Castelguidone per citarne uno. Persone tornate nei paesi di origine, in spregio alle raccomandazioni delle autorità e dello stesso buonsenso, solo perché magari a Roma o al Nord ora non si lavora.
Tutto questo pericoloso “via vai” ora viene bloccato, finalmente, almeno a parole. Lo stabilisce l’ordinanza adottata congiuntamente dal ministro della Salute Speranza e dal ministro dell’Interno Lamorgese che rimarrà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di cui all’articolo 3 del decreto legge numero 6/2020.
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