VASTOGIRARDI – Il grande e raro patrimonio di biodiversità del territorio alto molisano, da tutelare e valorizzare, è il fil rouge da seguire per lo sviluppo del turismo sostenibile e di nuovi modelli agroalimentari. È questo il mantra della strategia elaborata dal partenariato Gal Alto Molise (formato da 19 comuni e da oltre 116 privati), che dando voce ai protagonisti del territorio ne ha recepito esigenze e potenzialità, al fine di costruire il Piano di Sviluppo Locale più adatto per rispondere al nuovo bando attuativo relativo alla misura 19 del PSR (Programma di Sviluppo Rurale Molise 2014 – 2020, Sostegno allo Sviluppo Locale LEADER). Il 20 ottobre, nella sala della riserva di Montedimezzo, a Vastogirardi, lo staff tecnico del Gal Alto Molise ha incontrato operatori, rappresentanti di associazioni ed amministratori del territorio, per un confronto aperto sul tema della conservazione della biodiversità floristica delle praterie naturali, degli ecotipi locali di leguminose e della valorizzazione del paesaggio culturale della transumanza e delle aree naturalistiche di cui l’Alto Molise è ricco.
Il professore dell’Unimol Paolo Di Martino ha portato all’attenzione il lavoro fatto per il riconoscimento della riserva della biosfera Unesco “Alto Molise”, che abbraccia i 7 comuni del consorzio Assomab (tra i promotori del Gal Alto Molise) ma che rappresenta un modello anche per tutta l’area circostante. Ha parlato della raccolta di varietà autoctone di ecotipi locali, che costituiscono un patrimonio di agro-biodiversità inestimabile e possono contribuire allo sviluppo delle filiere agricole, costituendo un vantaggio per valorizzare la qualità delle produzioni locali.
Tra le lacune evidenziate, la mancanza dei piani di pascolamento del bestiame e la necessità di raccogliere il fiorume dei pascoli, utilizzando macchine spazzolatrici ad hoc, per conservare i semi delle diverse specie delle praterie naturali. La pianificazione del pascolo e della semina del fiorume è finalizzata alla prevenzione dell’erosione dei suoli idrogeologico e può contribuire alla rigenerazione del cotico erboso dei Tratturi. Sono stati individuati, inoltre, numerosi tipi di legumi da selezionare e riprodurre per costituire una fonte importante per l’agricoltura tipica locale. L’Alto Molise è anche il territorio in cui ci sono le maggiori aree naturalistiche della regione come le rare foreste di abete bianco appenninico. Tale specificità è un punto di forza per promuovere il turismo naturalistico, creando ed incrementando per i visitatori esperienze a contatto con la natura, legate al benessere fisico e sportivo.
«Dobbiamo rendere l’Alto Molise una palestra a cielo aperto. L’architettura del sistema di sviluppo locale deve corrispondere alle esigenze del territorio», ha detto Luca Di Domenico dell’assistenza tecnica dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, che fa parte dello staff del Gal Alto Molise con il professore Angelo Belliggiano.
«L’obiettivo è di fare dell’identità alto molisana un marchio territoriale di qualità – ha sottolineato Marco Giordano, presidente del consorzio Assomab -. Ma gli operatori devono credere fortemente in questo progetto. E capire che tutto il territorio può trarne benefici. Bisogna superare diffidenze e barriere e credere nell’autodeterminazione della nostra area, che va marcata e tramandata ai figli, condivisa con i cittadini. Il futuro si tramanda. Lo spazio c’è per tutti, ma bisogna crescere nella qualità e nell’innovazione, con la capacità di imparare da altri territori virtuosi».
Dunque, tra le idee emerse durante il confronto pubblico, quella di creare maggiore consapevolezza nella comunità sulle potenzialità del territorio, far leva sull’educazione e la formazione, a partire dalla scuola, far appassionare le persone che il territorio lo vivono alla biodiversità che lo caratterizza. Fondamentale è infatti la partecipazione attiva degli alto molisani, che tramite il Gal Alto Molise possono costruire insieme, facendo rete, il proprio modello di sviluppo. Operatori e rappresentanti di associazioni ed attività dell’area del Gruppo di azione locale possono ancora aderire al Gal Alto Molise, rivolgendosi agli amministratori dei propri comuni di riferimento.