Cento chilometri per un tampone Covid. E’ quello che accade quotidianamente nell’Alto Vastese. Chiunque avesse bisogno di essere sottoposto a tampone, su richiesta del proprio medico o pediatra, è costretto a prendere l’automobile e raggiungere, da Schiavi, Castelguidone, Castiglione Messer Marino e via elencando, l’ospedale di Gissi o di Atessa. Più di cinquanta chilometri all’andata, altrettanti al ritorno, due ore di viaggio, per una banalissimo tampone. E con l’arrivo dei primi freddi il numero di richieste aumenterà esponenzialmente. Si pensi agli alunni delle scuole: al primo starnuto vanno tenuti a casa e, prima di essere riammessi in aula, devono essere sottoposti a tampone. A Castiglione Messer Marino c’è un distretto sanitario di base, dove però, per incomprensibili motivi, non si fanno tamponi Covid, un banalissimo prelievo in bocca e nel naso. Nel tentativo di fare luce sul mistero e soprattutto di rendere meno disagevole e complicata la vita ai residenti dei centri montani, abbiamo chiesto lumi alla dottoressa Michelina Tascione, responsabile ad interim del distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino.
«Al momento la possibilità di essere sottoposti a tamponi presso la sede di Castiglione Messer Marino non è stata contemplata dall’azienda. – spiega, cortese e precisa, la dirigente Tascione – Evidentemente non sono decisioni che dipendono da me e tra l’altro vanno prese in relazione all’andamento epidemiologico. I tamponi, ripeto al momento, non vengono effettuati ovunque, anche se in caso di necessità è il 118 che si occupa di effettuare i prelievi direttamente presso il domicilio dei pazienti».
Chiarissima la responsabile del distretto: al momento non ci sono le motivazioni legate all’andamento dell’epidemia che rendono necessaria l’attivazione di una postazione che faccia i tamponi a Castiglione Messer Marino.
«Conosco le difficoltà del territorio, legate all’isolamento e ai collegamenti stradali con gli ospedali. – aggiunge in chiusura la dottoressa Tascione – Posso assicurare che sia da parte mia che dell’azienda sanitaria c’è attenzione nei confronti del distretto di Castiglione Messer Marino».
Atteso, dunque, che non ci sono motivazioni tecniche ostative rispetto alla possibilità di fare tamponi presso il distretto di Castiglione, basta un infermiere e il kit monouso, né di contro urgenti necessità epidemiologiche, la decisione è esclusivamente politica. Di politica aziendale della Asl e di politica strettamente intesa. Non è possibile né tollerabile che la popolazione residente nel comprensorio dell’Alto Vastese debba continuare a fare cento chilometri per sottoporsi ad un tampone Covid. Basterebbe, presso il distretto locale, anche una raccolta limitata e concentrata a determinati giorni al mese, come avviene ad esempio per le donazioni di sangue. Politica, la decisione è, come sempre, solo politica. C’è qualche consigliere regionale che prende a cuore questa vicenda?
Francesco Bottone