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  • Trasferimento sede Atc Vastese a Casalanguida, volano gli stracci in maggioranza: il presidente Scarpone si dimette

    Volano gli stracci in seno a quel che resta della maggioranza che appoggia, o meglio appoggiava, la presidenza dell’Ambito territoriale di caccia del Vastese. Nel corso della seduta del Coges di ieri sera, infatti, dopo continue frizioni e scambi vicendevoli di accuse, la risicata maggioranza si è espressa contro la decisione di spostare la sede dell’Atc Vastese da Vasto a Casalanguida. Per tutta risposta il presidente in carica, Marco Scarpone, ormai sfiduciato, ha abbandonato la seduta e rassegnato le dimissioni.

    Il presidente dimissionario Marco Scarpone

    «Una riunione molto agitata, – riferisce il presidente dell’ArciCaccia Chieti, Angelo Pessolano – nel corso della quale il presidente Scarpone ha trovato difficoltà nel cercare di relazionare sulle attività di fatto non effettuate, a suo dire per mancanza di tempo. Il momento di maggiore frizione si è raggiunto in merio al punto all’ordine del giorno sulla futura sede dell’Atc. Nonostante il comodato d’uso gratuito concesso dal Comune di Vasto, la presidenza avrebbe voluto tornare sulla decisione assunta per deliberare uno spostamento nel Comune di Casalanguida. Dopo una discussione dai toni molto elevati – continua Pessolano – e dopo aver visto lasciare la seduta da parte di quasi tutti i membri appartenenti alla maggioranza che lo sosteneva, Scarpone ha giocato l’ultima carta, proponendo di rinnovare per un anno il contratto con la proprietà della sede attuale. Proposta ampiamente bocciata da tutti i presenti che ha provocato la decisione di dimettersi da presidente dell’Ambito territoriale di caccia del Vastese, abbandonando la seduta».

    Primo da sinistra il presidente dell’ArciCaccia, Angelo Pessolano

    La seduta è andata comunque avanti, registrata la presenza sufficiente di componenti del Cogest, con il vice presidente Rosario Di Giacomo che ha assunto la presidenza come facente funzioni. Il Coges ha quindi portato a termine la seduta con il rinvio all’unanimità dei presenti delle immissioni di selvaggina alata, starne e fagiani, come da richiesta della Asl veterinaria, in un periodo più idoneo per temperature e presenza di acqua sul territorio.

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