Si preferisce tenere pullman nuovi di zecca parcheggiati anziché sostituirli con mezzi con milioni di chilometri che puntualmente fanno i conti con guasti. A rimetterci i pendolari altomolisani che quotidianamente raggiungono le aziende della Val di Sangro, nel Chietino. L’ultimo episodio in ordine di tempo sabato scorso quando gli operi del turno di notte hanno dovuto attendere ore e ore prima che un mezzo sostitutivo li andasse a prelevare sul posto di lavoro. Infatti il mezzo partito da Agnone si è fermato a causa di un’avaria poco dopo lo svincolo di Rosello.
E’ quanto denuncia il sindacalista e componente del direttivo Fismic della Sevel, Germano Masciotra.
“E’ un cliché che si ripete da anni – rimarca Masciotra -. Malgrado le nostre innumerevoli segnalazioni ai responsabili del servizio (Sati, ndr), nonché alla Regione Molise, non si riesce a trovare risoluzione alla problematica. Eppure – prosegue il sindacalista – siamo a conoscenza di nuovi mezzi parcheggiati nei piazzali del concessionario, mentre quelli a disposizione cadono a pezzi. Non è assolutamente una notizia come spesso viaggiamo su pullman con sedili divelti e in qualche caso abbiamo dovuto fare i conti con infiltrazioni di acqua e freddo. Tutto ciò è scoraggiante e al tempo stesso umiliante per chi paga regolarmente l’abbonamento e al contempo pur di non abbandonare la terra dove è nato preferisce sobbarcarsi, tra andata e ritorno, circa tre ore di viaggio dopo le otto svolte sulla catena di montaggio”.
Non è tutto, perché Masciotra lamenta come ogni ritardo in fabbrica comporta una decurtazione sulla busta paga. “Soldi che a fine mese mancano ai nostri figli” conclude amaramente. Insomma, oltre il danno anche la beffa.
Dopotutto siamo in Molise dove si viaggia ancora su mezzi che ricordano tanto le diligenze…
Pio Savelli