Turbine della Provincia fuori uso, ci pensano i privati, ma così i costi raddoppiano.
Una fresa di una ditta di San Buono sta operando da qualche giorno nell’Alto Vastese allargando le provinciali.
La Provincia di Chieti, ente del tutto inutile, ha da sempre fatto una sola cosa e nemmeno bene: togliere la neve sulle strade di competenza.
Sotto la presidenza di Mauro Febbo, correva l’anno 2000 (foto qui accanto a destra, ndr), vennero acquistate e distribuite sul territorio ben sette turbine e undici mezzi pulifunzionali, adatti cioè al taglio erba e spazzaneve. Che fine hanno fatto qui mezzi? Dove sono? Sono stati mantenuti efficienti? 
Dal 2000 le Province hanno progressivamente perso smalto, disponibilità di cassa e utilità. Fino ad arrivare ad oggi che sono un ente formalmente abolito (Renzi e la Boschi non comprendono il significato del verbo abolire, ndr), ma di fatto ancora esistente, eletto non dal popolo sovrano, ma da sindaci e consiglieri comunali che se la suonano e se la cantano.
La Provincia di Chieti, guidata (non si capisce per fare cosa, ndr) da tale Mario Pupillo, il cui braccio operativo è però il vicepresidente Antonio Tamburrino,
ha di stanza nell’Alto Vastese ben due turbine, parcheggiate in garage a Castiglione Messer Marino. Sono mezzi sempre funzionanti ed efficienti, almeno secondo quanto sbandierato dallo stesso Tamburrino, sottoposti a periodica revisione e manutenzione, poi però appena escono in strada e affrontano qualche chilometro di neve si rompono e finiscono dal meccanico. Puntualmente.
In questi giorni, infatti, le due turbine dell’Alto Vastese hanno attraversato il confine arrivando in Alto Molise, ricoverate dal meccanico ad Agnone. Rotte, fuori uso, fuori combattimento, dopo pochi giorni di utilizzo, proprio quando servono, in pieno inverno, con le provinciali ancora piene di neve. 
E a risolvere i problemi della viabilità dell’are interna del Vastese è dovuta intervenire una ditta privata, la “B & D Service” di San Buono (CH). La turbina in questione, guidata dallo stesso proprietario che è anche meccanico, ha ripulito a allargato le provinciali tra Castiglione, Torrebruna, Montazzoli e Schiavi di Abruzzo. Un lavoraccio, che però la macchina ha affrontato senza troppi problemi. Tra l’altro si tratta di una turbina meno potente e più datata rispetto a quelle della Provincia. 
Allora, possibile che la turbina di un privato, che ha tutto l’interesse a tenere operativa ed efficiente la sua macchina da lavoro, è sempre funzionante e non si rompe mai o quasi mai, mentre quelle della Provincia passano più tempo dal meccanico che in mezzo alla neve?
Tra l’altro così, non siamo ragionieri ma l’addizione è semplice, i costi per la Provincia raddoppiano: ha una turbina di proprietà dal meccanico, in riparazione, con dei costi e in più deve pagare, giustamente, il privato che con la sua turbina efficiente e perfettamente funzionante fa tutto il lavoro. Un servizio, lo sgombero neve, pagato due volte. 
Sarebbe interessante sapere anche quanto spende e dove spende i soldi pubblici la Provincia per la manutenzione delle turbine. Magari chiediamo al vicepresidente Tamburrino e vi facciamo sapere.
Francesco Bottone
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