La millenaria Pontificia Fonderia Marinelli e la Transiberiana d’Italia sono tra i protagonisti della “Guida al turismo industriale” (Morellini Editore) di Jacopo Ibello: un libro che vuole portare il lettore alla scoperta di città, siti, musei e fondazioni riconducibili alla civiltà industriale del nostro Paese, per sperimentare un’Italia diversa dall’immagine che comunemente ne abbiamo. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa.
Dalla Val d’Aosta fino alla Sardegna, sono quasi 300 le schede raccolte in questa guida suddivisa per regioni e aree geografiche che oltre a tracciare un nuovo profilo del made in Italy, vuole disegnare parallelamente la storia socio-economica della Penisola a partire dalle sue industrie e manifatture. Un viaggio appassionante che evidenzia lo stretto legame tra le produzioni di ogni tipo e i territori e le culture di appartenenza, dal distretto dell’automobile torinese alle grandi officine marittime, passando per i villaggi operai di fine Ottocento, fino agli esempi industriali “illuminati” novecenteschi – tra i quali spicca il caso Olivetti -, e alle produzioni autoctone come il marmo toscano, la liquirizia calabrese o le saline siciliane.
Il Molise è ben rappresentato da Agnone, qui c’è una delle aziende familiari più antiche del mondo, risalente all’anno mille: la fonderia Marinelli. Sono state prodotte campane per le chiese più famose e per questo il Vaticano le ha concesso il titolo di Pontificia Fonderia Marinelli. Accanto alla sede c’è il Museo storico della Campana dove è possibile vedere le campane ma anche i documenti che testimoniano la loro presenza millenaria.
La Transiberiana d’Italia fu di importanza vitale per collegare i paesi della Majella e dell’alto Molise, oggi è una ferrovia turistica ed è in corso di allestimento un museo nell’ex rimessa locomotive di Isernia.
Negli ultimi anni, il patrimonio industriale è diventato un tema d’interesse anche per il turismo: sono nati ovunque percorsi locali e regionali, reti di musei e veri e propri sistemi di promozione del territorio.
Ma conosciamo da vicino l’autore della guida – Jacopo Ibello nasce a Latina nel 1987. E’ laureato in Geografia all’Università di Bologna e diplomato al Master in Patrimonio Industriale dell’Università di Padova. Appassionato, fotografo e blogger di cultura industriale, è membro del direttivo dell’AIPAI e ha partecipato a numerosi progetti, eventi e conferenze nazionali e internazionali in materia di patrimonio e turismo industriale. È ideatore e presidente di Save Industrial Heritage.