Istituire una unità di crisi per la migliore e più efficiente gestione dell’emergenza sanitaria sul territorio cittadino. E’ quanto comunicato dal sindaco di Agnone, nei giorni scorsi, nel corso della seduta del Consiglio comunale. Una proposta operativa, quella di Daniele Saia, che è stata sostanzialmente condivisa dai consiglieri di opposizione dei due gruppi di minoranza presenti in aula. Fare fronte comune, dunque, collaborando contro il nemico rappresentato dal Covid19 appunto.
Al momento le persone di Agnone positive al coronavirus sono venti, di cui però solo sedici effettivamente residenti in città. Altri cinque agnonesi residenti sono in attesa di tampone di conferma, dunque il numero complessivo dei positivi potrebbe salire di qualche unità. Si tratta di cluster già noti, per i quali dunque le autorità sanitarie hanno già predisposto e realizzato il tracciamento dei contatti e attuato le opportune disposizioni per quanto riguarda la quarantena e l’isolamento fiduciario. Il sindaco Saia, in qualità di autorità sanitaria sul territorio, ha raccomandato il rispetto delle norme anti-contagio: evitare assolutamente gli assembramenti, in particolare al di fuori degli esercizi commerciali e dei bar, l’utilizzo delle mascherine ove non sia possibile mantenere costantemente il distanziamento interpersonale e la imprescindibile pratica del lavaggio frequente delle mani, evitando, quando si è fuori, di toccarsi naso, occhi e bocca con le mani potenzialmente sporche. Il sindaco si è anche detto soddisfatto dell’andamento epidemiologico sul territorio. Numeri tutto sommato contenuti che dimostrano, come ha dichiarato lo stesso primo cittadino, che le misure di contenimento poste in essere funzionano.