A distanza da 16 anni dalla sua scomparsa, la Provincia di Isernia intitola il viadotto Verrino al senatore Remo Sammartino. La data dell’intitolazione venerdì 16 settembre come conferma da Palazzo Berta, Alfredo Ricci, presidente della Provincia di Isernia. Politico lungimirante legato a doppia mandata alla Democrazia Cristiana, partito al quale non risparmiava critiche o picconate costategli finanche l’allontanamento, Sammartino resta uno dei migliori amministratori che il Molise abbia mai potuto esprimere nel panorama nazionale.
Padre della Regione Molise, fautore dell’istituzione dell’Università, gran precursore dei tempi in fatto di viabilità, il suo nome è avvinghiato all’ospedale cittadino per cui si è speso tanto senza lesinare forze che lo spinsero a promuove la costruzione del nuovo nosocomio mai ultimato. Oratore impeccabile, amava recarsi a Roma con i mezzi pubblici tra la gente comune che ascoltava e in molti casi ha aiutato senza remore. Più volte deputato e senatore del Parlamento italiano, Sammartino è stato sottosegretario ai Trasporti e all’Aviazione Civile nel primo governo di coalizione del 1968 e nel 1974, fu eletto anche presidente dell’VIII commissione legislativa del Senato (Lavori Pubblici e Trasporti).
Sindaco di Agnone, viene ricordato per la storica apertura alla sinistra, quando, durante il suo mandato a Palazzo San Francesco, volle nell’esecutivo Michelino Carosella, esponete del Psi. Per quei tempi un vero affronto al cospetto della Balena Bianca, ma che di fatto voleva unire le forze e e fare emergere le migliori figure politiche in circolazione per il bene della collettività. A cavallo degli anni ’70 – ’80, consapevole del cronico isolamento vissuto dalle popolazioni altomolisane, si fece portavoce della vertenza viabilità che di lì a poco portò alla realizzazione del viadotto Verrino e quello del Sente, dando lavoro a centinaia di famiglie. In questa ottica Sammartino non ha mai esitato a lavorare ad un altro imponente progetto, quello dello sbocco rapido sulla fondovalle Sangro che ancora oggi resta il sogno proibito per decine di centri al confine tra Molise e Abruzzo. Nel maggio del 2018 il consiglio provinciale di Isernia, giunta Lorenzo Coia, deliberò di intitolare il ponte Verrino al senatore Dc. Per varie vicissitudini, tra cui i nuovi lavori costati 800mila euro, l’intitolazione è sempre slittata. Oggi, malgrado il notevole ritardo, l’infrastruttura porterà il nome di chi l’ha voluta e fatta nascere. Un riconoscimento doveroso nonostante arrivi a distanza di 16 anni.