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  • Viadotto “Sente-Longo”, ennesimo annuncio: «Inizio lavori entro fine gennaio»

    Il viadotto “Sente – Longo”, chiuso dal settembre 2018, continua a essere un tema centrale per le comunità dell’alto Molise e dell’alto Vastese. Inizialmente si era parlato di riaprire i lavori a novembre, poi a dicembre, e oggi arriva l’ennesima data annunciata: gennaio. Il presidente della Provincia di Isernia e sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha ribadito l’urgenza di avviare i lavori entro la fine di questo mese, confermando l’impegno dell’impresa Valori, incaricata da Anas, di consolidare la pila 7 come primo passo. «Non passa giorno che non sollecitiamo chi di dovere. La riapertura del Sente è una priorità di questo ente», ha dichiarato Saia in un’intervista a Telemolise, sottolineando che l’obiettivo è ripristinare al più presto il collegamento strategico tra i due territori.

    La chiusura prolungata del viadotto ha comportato gravi conseguenze economiche e sociali per l’intera area. Gli scambi commerciali tra Molise e Abruzzo sono stati pesantemente ridotti, colpendo le attività produttive locali e portando molte aziende a chiudere o a ridimensionarsi. Questo, in un contesto già caratterizzato da una crisi economica e demografica, ha accentuato lo spopolamento e reso ancora più difficile la vita delle comunità.

    Pinuccio di Striscia la Notizia

    Il viadotto ‘Sente – Longo’, tra le infrastrutture più alte d’Europa, non è solo un’opera ingegneristica di rilievo, ma una arteria vitale per la competitività economica e commerciale dell’area. La sua riapertura consentirebbe non solo il ripristino della mobilità, ma anche il rilancio delle relazioni economiche tra due territori che, storicamente, hanno sempre collaborato.

    La ripresa del traffico veicolare, infatti, rappresenta un’opportunità per rivitalizzare il commercio, sostenere il turismo locale e creare condizioni più favorevoli per nuovi investimenti. Il passaggio del viadotto Sente sotto la gestione di Anas, annunciato dall’assessore regionale Michele Marone, rappresenta non solo un fondamentale cambio di passo per la manutenzione e la gestione dell’infrastruttura, ma apre la strada a una riflessione più ampia sulla necessità di completare l’ex Istonia 86. Questo prolungamento, che consentirebbe di collegare il viadotto con la fondovalle Sangro, è una prospettiva che potrebbe finalmente liberare le aree interne dall’isolamento cronico in cui versano.

    Il capo compartimento Anas, l’ingegner Marasco

    Il proseguimento dell’arteria verso la fondovalle Sangro offrirebbe innumerevoli opportunità per il territorio. In primo luogo, garantirebbe un accesso rapido al casello autostradale dell’Adriatica, elemento essenziale per il trasporto commerciale e la logistica. Inoltre, ridurrebbe drasticamente i tempi di percorrenza verso le aziende della Val di Sangro, una delle zone industriali più dinamiche del centro Italia, dove oggi lavorano decine di giovani dell’alto Molise. Tale connessione sarebbe cruciale non solo per migliorare le opportunità lavorative, ma anche per attrarre nuove imprese e investimenti, creando un ecosistema economico più integrato e competitivo.

    L’ampliamento della ex Istonia 86 rappresenta una visione di sviluppo a lungo termine che potrebbe trasformare l’intero territorio in un’area meno periferica e più attrattiva per famiglie, imprenditori e turisti. La combinazione tra la riapertura del viadotto Sente e la realizzazione di un collegamento strategico con la fondovalle Sangro segnerebbe un punto di svolta storico, portando benefici economici e sociali tangibili a una comunità che da troppo tempo attende soluzioni concrete per un futuro migliore.

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