Un servizio di videosorveglianza nuovo ma al tempo stesso già vecchio o quanto meno inadatto per la rivelazione delle targhe auto durante le ore notturne. L’ossimoro riguarda le ventidue telecamere installate in città grazie al Patto della Sicurezza del 2015 promosso dalla Regione Molise. Un tema, quello della videosorveglianza, tornato alla ribalta nelle ultime settimane dopo la raffica di furti registrati nelle abitazioni di Agnone. Ebbene a seguito del fenomeno, emerge che le videocamere collocate nei punti strategici del paese, non forniscono una valida mano d’aiuto in merito all’individuazione di targhe auto sospette al calar del sole quando i malviventi decidono di entrare in azione. Per sopperire al gap il Comune di Agnone sta cercando di correre ai ripari con l’obiettivo di potenziare il circuito attuale. Risale infatti a dodici mesi fa la partecipazione ad un bando emanato dal Ministro dell’Interno che consente l’acquisto di telecamere ambientali e con un particolare software capace di leggere in maniera nitida le targhe delle auto in entrata e uscita dalla cittadina. Nello specifico si tratta di un “sistema integrato di sicurezza urbana intelligente per il rilevamento transiti e analisi di contesto con remotizzazione dei dati presso la sala operativa della Polizia municipale e della centrale operativa della Compagnia Carabinieri”. L’importo complessivo è pari a 112.630,00 euro.
Il nuovo sistema consentirebbe alle centrali operative (Carabinieri e Polizia Municipale), tramite apposito sistema software, la visualizzazione delle immagini in tempo reale, anche contemporaneamente, di tutte le telecamere, zoomare, gestirne i movimenti (per quelle brandeggianti) e prevedere la possibilità di monitorare determinate zone in modalità “motion detection” al fine di inviare messaggi di allarme all’operatore. Inoltre con la nuova tecnologia ci sarebbe la possibilità, attraverso opportuni software, di verificare in tempo reale sia la situazione assicurazione-revisione dei veicoli, nonché generare degli “allert” in merito a targhe segnalate come sospette mediante l’interfaccia ad opportuni database, oltre che la verifica della veridicità della targa letta.
Sta di fatto che per vedere finanziato il progetto, il Comune richiedente deve rientrare in una speciale graduatoria di centri con un “elevatissimo” tasso di reati. Al momento Agnone risulterebbe considerato con indice “elevato” e quindi non destinatario, per il momento, dei fondi che probabilmente saranno riproposti anche in futuro.
Nel frattempo è slittato a venerdì 5 novembre l’incontro previsto ieri a Carovilli tra il prefetto di Isernia Gabriella Faramondi e alcuni sindaci di zona che, a seguito dell’escalation di furti, hanno chiesto l’innalzamento dei livelli di sicurezza. Più uomini delle forze dell’ordine e maggiori controlli sul territorio è quanto pretendono anche i cittadini ormai esasperati da quanto accade quotidianamente.