Resta alta l’attenzione della Polizia di Stato nell’attività di prevenzione e repressione di fenomeni riconducibili alla violenza di genere.
Aveva violato le prescrizioni che era tenuto ad osservare, essendo sottoposto alla misura alternativa dell’allontanamento dalla casa familiare per pregresse violenze nei confronti di congiunti. Pertanto K.M.V., di anni 55, cittadino polacco da tempo residente a Termoli, era stato segnalato all’A.G. dal personale di quel Commissariato di P.S. per inosservanze delle misure a cui era sottoposto.
A seguito dei fatti accaduti, il GIP presso il Tribunale di Larino emetteva apposita ordinanza di aggravamento della misura restrittiva, sostituendo la citata misura cautelare non detentiva con la reclusione in carcere. Il provvedimento in parola veniva notificato ed eseguito dagli agenti del Commissariato che, in fase di redazione degli atti, procedevano anche a denunciare l’uomo per danneggiamento, poiché questi si era reso protagonista di gesti inconsulti all’interno dell’ufficio di Polizia, avendo ribaltato una scrivania e provocato la caduta di un personal computer.
Al termine degli adempimenti di rito, K.M.W. veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Larino, a disposizione dell’A.G. competente.
Violenza in famiglia, polacco finisce in carcere
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