GISSI – Violenza sulle donne, “il silenzio aiuta il carnefice”. Gli alunni dell’istituto scolastico “Spataro” di Gissi, in assemblea, analizzano il problema alla presenza dei giornalisti Francesco Bottone dell’Eco e Antonio Dolce del Messaggero.
Assemblea a tema, stamane, presso l’aula magna dell’istituto scolastico di Gissi. Alla presenza della dirigente, Aida Marrone, delle insegnanti tra le quali Ivana Nanni e Alessandra Travaglini, gli studenti delle superiori e delle medie, guidati dai rappresentanti di istituto Chiara Di Vito e Federica Sabatini, hanno affrontato il problema della violenza di genere, in vista delle celebrazioni della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne indetta dall’Onu.
«L’istituto “Spataro” non resta indifferente, – si legge in un documento prodotto dagli alunni – e si mette in primo piano per la prevenzione di queste forme di violenza».
Nel corso dell’assemblea, che si inserisce nel progetto “Femminicidio, mettiamoci la faccia”, gli studenti hanno presentato dei cortometraggi realizzati proprio sul tema della violenza di genere. Un progetto promosso con l’ausilio di alcune associazioni operanti nel Vastese, tra cui “Emily Abruzzo“, nata a San Salvo nel 2009 con lo scopo di prevenire e denunciare ogni forma di violenza.
Dai lavori è emersa l’importanza della denuncia come unica arma a disposizione per arginare e fermare il fenomeno che sta raggiungendo numeri preoccupanti.
Vista la presenza dei due giornalisti è stato toccato il tema relativo a come i giornali dovrebbero affrontare i casi di cronaca legati a episodio di violenza di genere. Ciò che è emerso è stata la necessità di tutelare la vittima, evitando quindi, da parte dei cronisti, di fornire particolari che possano permettere ai lettori di identificarla. Per non aggiungere violenza a violenza appunto.
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