Il Comune di Agnone ricorda il 4 Novembre del 1918, ovvero la fine della prima Guerra mondiale. Questa mattina il sindaco, Daniele Saia ha deposito due corone di fiori ai piedi dei monumenti di Libero Serafini in piazza Giovanni Paolo II e dei Caduti in piazza Unità d’Italia. IL tutto si è celebrato in maniera sobria e alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’Ordine e il mini sindaco dei ragazzi, Antonio Saia.
Di seguito riportiamo il discorso integrale del primo cittadino, Saia.
Il 4 novembre 1918 entrava in vigore l’armistizio firmato a Villa Giusti (Padova) con l’Impero austro-ungarico. Terminava il primo conflitto mondiale iniziato nel 1914 con l’invasione del Belgio da parte della Germania.Il conflitto ha segnato profondamente la storia della vita dell’uomo. Migliaia di soldati furono costretti a scendere in campo per difendere la propria patria, per combattere una guerra sanguinosa e cruenta.Non c’era mai stata una guerra simile prima: il primo conflitto mondiale, infatti, si trasformò subito in una lotta di posizione e logoramento. I soldati erano costretti a rimanere stantii nelle trincee, durante le rappresaglie si guadagnavano pochi chilometri di territorio mentre numerosi combattenti continuavano a perire. Alle donne, agli uomini e a tutti i bambini che si sono ritrovati a vivere questo triste periodo va il mio ricordo e quello di tutta l’Amministrazione comunale. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo deve spronarci a combattere con la stessa grinta dei nostri soldati: dobbiamo resistere uniti per fronteggiare il nemico invisibile che tanto ci spaventa. Mi piace, però, ricordare anche lo spirito dal quale si ripartì a fine della Prima Guerra Mondiale. Si trattava di uno spirito di ritorno alla pace, di libertà di autodeterminazione dei popoli e di volontà di evitare qualsiasi forma futura di conflitto. Tali principi furono smentiti dall’arrivo del secondo conflitto mondiale, ma furono poi ripresi per costruire, sulle macerie della guerra, un nuovo mondo fondato su pilastri di pace e giustizia. Pilastri inalienabili dalla nostra attuale società e di cui le Forze Armate si fanno garanti. Ed è proprio agli agenti delle Forze Armate che va l’incoraggiamento di tutta l’Amministrazione Comunale e l’apprezzamento per l’impegno che ogni giorno assumono nel far rispettare le regole della Costituzione italiana. Rappresentano per tutti noi un’ancora a cui aggrapparci in un momento così delicato per l’intera storia dell’umanità. A tal proposito, voglio ribadire con fermezza il bisogno di unità di cui abbiamo bisogno in questo momento. Per fronteggiare il Covid-19 non abbiamo bisogno di inutili lotte intestine, di inutili laceranti ferite che infliggiamo a noi stessi. Abbiamo bisogno della forza di uno spirito collettivo, la stessa forza con la quale i nostri soldati si sono rialzati dopo la logorante guerra. A tutti gli Agnonesi va l’augurio di tutta l’Amministrazione comunale per trascorrere al meglio ed in sicurezza questa Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.