«Sul benessere animale l’Italia sta a guardare: il governo esca dall’immobilismo e segua l’esempio della Francia e di altri partner europei”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commentando la presentazione del piano francese in materia che prevede il superamento di pratiche come la triturazione dei pulcini maschi o la castrazione dei suinetti e il coordinamento con Germania e Spagna per istituire dall’anno prossimo di un’etichettatura sul benessere animale.
«Il governo italiano – specifica l’on. Brambilla – finora non è andato oltre un progetto di certificazione volontaria dei prodotti di origine animale con criteri appena superiori ai limiti di legge. Così si incoraggiano i metodi intensivi e neppure si tenta di mettere fine a stragi come quelle dei pulcini o dei bufalotti o a vere e proprie torture come la castrazione e il taglio della coda dei maialini, dettate dalla pura logica della filiera industriale. Atteggiamento, oltretutto, miope, perché gli stessi consumatori di prodotti di origine animale sono sempre più attenti alle condizioni in cui gli animali sono allevati. Ora che qualcosa si muove oltr’Alpe e in Europa, forse si sveglieranno anche i nostri governanti».