Serrata del Governo: chiudono tutte le attività che non producono beni o prodotti essenziali. E “Il Sole 24 Ore” pubblica un elenco, per il momento ufficioso, di tutte le attività che non chiudono perché ritenute essenziali. Le coltivazioni agricole, ad esempio, e le produzioni di prodotti animali, con tutti i servizi connessi, sono ritenuti, ovviamente, attività strategiche finalizzate all’approvvigionamento alimentare, dunque non possono chiudere. Idem per la pesca e l’acquacoltura, le industrie alimentari e di bevande, quelle chimiche che fabbricano prodotti farmaceutici. Tra le attività ritenute indispensabili anche la caccia, probabilmente considerata essenziale ai fini dell’approvvigionamento di selvaggina da mangiare, anche se si tratta, è opportuno ricordarlo, di un elenco ancora ufficioso di attività strategiche, concordate dal governo insieme alle parti sociali.
NELLA VERSIONE PUBBLICATA DEL DECRETO LA “CACCIA” NON COMPARE LEGGI QUI
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