AGNONE – «Negli altri Comuni, dove hanno un sindaco, vengono distribuite le mascherine. Ad Agnone no perché c’è il commissario prefettizio».
E’ la polemica che corre in rete in questi giorni. Agnonesi che si lamentano, in preda ad una psicosi da mancanza di mascherine, perché altrove, a Capracotta ad esempio, il Comune distribuisce presidi di protezione individuale mentre nella città delle campane no. A rassicurare tutti e a mettere a tacere i brontoloni in servizio permanente effettivo è la commissario prefettizio Giuseppina Ferri. «Ho già disposto l’acquisto di mascherine di protezione. – spiega la dottoressa Ferri all’Eco – Le persone più bisognose avranno la mascherina in dotazione. Provvediamo da subito, sin dai prossimi giorni, alla distribuzione di questi presidi di sicurezza». Una buona notizia, dunque, per gli agnonesi preoccupati, ai quali tuttavia bisogna ricordare che le raccomandazioni del Ministero della Sanità utili a prevenire il contagio sono le seguenti: restare a casa, uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità; lavarsi spesso le mani con del banalissimo sapone; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; evitare abbracci e strette di mano; mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro; igiene respiratoria, quindi starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate. Ecco, l’ultima raccomandazione va opportunamente sottolineata: utilizzare la mascherine «solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate». Tradotto, significa che le persone sane, che non hanno sintomi influenzali, non devono indossare la mascherina, non c’è nessun obbligo. Poi la psicosi del momento vuole che tutti portino la mascherine e quindi i sindaci e nel caso di Agnone anche i commissari, si adeguano e danno alla popolazione quello che, anche se inutile, può magari rassicurare anche dal punto di vista psicologico.