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  • Sevel, i sindacati: «Fermare la produzione per fermare il contagio»

    «Facciamo nostre le parole del comitato operaio per la sicurezza dello stabilimento di assemblaggio di Sterling_Heights (FCA di Detroit): “Fermare la produzione per fermare il contagio”, un monito che va oltre gli Stati Uniti, un messaggio rivolto ai lavoratori di tutti i paesi».

    E’ quanto si legge in una nota inviata alla stampa dall’USB (Unione Sindacale Di Base).

    «Nella prima fase della pandemia, grazie alle lotte spontanee partite in molte aziende e industrie su tutto il territorio nazionale, come alla Sevel di Atessa, si è esercitata una forte pressione che chiedeva la chiusura delle produzioni non essenziali, la tutela della salute pubblica, la garanzia del salario e dell’occupazione. – continuano i sindacati – Oggi, nonostante gli indici di contagio elevati, le zone rosse e arancioni, le aziende lavorano a pieno ritmo e cresce il numero dei contagiati tra i lavoratori, gli stabilimenti FCA italiani contano centinaia di dipendenti contagiati e il numero è destinato inevitabilmente a salire nelle prossime settimane se non si interverrà. Come sindacato continueremo a segnalare e denunciare le inefficienze di questo sistema, con la stessa determinazione che ci ha contraddistinto fino ad oggi, con la consapevolezza però che la situazione attuale si può affrontare e superare soltanto fermando le produzioni non essenziali. Le regioni sono diventate zone rosse anche perché il virus è circolato e continua a circolare indisturbato tra le migliaia di lavoratori che quotidianamente affollano le tante zone industriali».

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