CELENZA SUL TRIGNO – Casa della salute, Smargiassi: «Il 29 dicembre sarò a Canneto con lo spumante per l’inaugurazione».
Ironico e tagliente il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi, che ieri sera ha incontrato i simpatizzanti del movimento e i cittadini a Celenza sul Trigno. Inevitabile, per il caustico consigliere regionale, sottolineare le «sparate da campagna elettorale» di Luciano D’Alfonso, che proprio a Celenza, lo scorso 29 agosto, aveva promesso solennemente: «Entro centoventi giorni vi darò una casa della salute in località Canneto. E su questa cosa mi ci gioco la faccia e la mia credibilità politica».
E la faccia quindi, il governatore, sembra averla persa, perché alla data di oggi della casa della salute di Canneto non c’è nemmeno l’ombra.
«Diciamolo chiaramente: il governatore D’Alfonso dicendo che avrebbe realizzato la casa della salute a Canneto in centoventi giorni vi ha solo presi in giro, ha fatto solo una sparata da campagna elettorale. La mia convinzione è che non sapesse davvero che la località individuata è ubicata in Molise, cioè in un’altra Regione e non in quella che lui amministra. – ha continuato, sarcastico, il consigliere Pietro Smargiassi – Tra l’altro questo progetto della casa della salute è assolutamente fallimentare. Nei giorni scorsi, in Commissione a L’Aquila, abbiamo sentito la relazione del manager della Asl di Pescara, il quale ha precisato che si tratta di un progetto destinato a fallire, perché dove è stato realizzato, in altre regioni, si è dimostrato sempre fallimentare. Sempre in Commissione, un altro manager della Asl, quello di Chieti, ha detto l’esatto contrario, e cioè che l’unica soluzione possibile per la sanità nell’entroterra è quella. Mi pare ci sia un po’ di confusione anche tra i manager. Una cosa è certa, i centoventi giorni di cui ha parlato D’Alfonso stanno per scadere. Visto che lui ci si è giocato la faccia sulla realizzazione della casa della salute a Canneto io, allo scadere dei centoventi giorni, sarò lì, ai piedi del santuario, con una bella bottiglia di spumante per festeggiare l’inaugurazione di questa nuova struttura sanitaria sul territorio».
A rincarare la dose Claudio Spalletta, attivista del M5S di Celenza, medico e portavoce del comitato di cittadini che si batte contro la soppressione della guardia medica.
«Quello della casa della salute è un progetto nato morto. – ha precisato Spalletta – Quel giorno a Celenza il governatore ha parlato dei famosi centoventi giorni. Solo quattro giorni dopo il manager della Asl, Franco Zavattaro, ha siglato un documento con il quale ha espresso forti perplessità circa la possibilità di realizzare, entro i termini fissati da D’Alfonso, una struttura del genere. Tra l’altro l’immobile di cui si parla, quello dove sta la piscina oggi per capirci, è di proprietà della Comunità montana di Trivento, un ente soppresso e in via di liquidazione, dunque prima di ogni passo la Regione Molise dovrebbe acquisire lo stabile per poi cominciare a ragionare sul progetto proposto dal governatore d’Abruzzo. E’ inutile dire che allo scadere dei centoventi giorni non ci sarà nessuna casa della salute, ma questa è una polemica fin troppo facile. Ad oggi, di concreto, c’è solo un bando esplorativo finalizzato a trovare uno stabile che potrebbe essere adatto o lungo la fondovalle Trigno, o a Gissi o a Castiglione Messer Marino».
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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