Ieri, la Polizia di Stato ha eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Pescara, su richiesta del Pubblico Ministero, accogliendo le risultanze di un’attività investigativa sviluppata nei giorni precedenti dalla Squadra Amministrativa della Questura.
Nel corso di mirati servizi disposti dal Questore Liguori e finalizzati al rispetto delle precetti normativi per contenere il virus Covid-19, il personale operante, insospettito da un andirivieni di persone in un punto di raccolta per il gioco a distanza, ha accertato che, al suo interno, i titolari, senza essere muniti della prescritta licenza, effettuavano, invece, l’attività di ricezione di scommesse.
I gestori dell’esercizio, oltre che segnalati penalmente, sono stati sanzionati, ai sensi dell’art. 4 del D.L 3 marzo 2020 n. 19, per la violazione delle prescrizioni Anti Covid e per le violazioni della normativa inerente i giochi e le scommesse, per un totale complessivo di oltre 60mila euro.
L’operazione, svolta con il prezioso contributo dell’Ufficio Monopoli per l’Abruzzo coordinato dal Gruppo CP-Operazioni della Direzione Generale ADM, nonché con l’intervento della Polizia Scientifica per i rilevi tecnici del caso, ha evidenziato come, anche nella città di Pescara sia presente il fenomeno, già monitorato in altre regioni, riconducibile a di chi, avvalendosi dell’escamotage del punto di ricarica svolge, invero, illecitamente le attività riservate alle agenzie di scommesse eludendo, di fatto, tutte le prescrizioni dettate dalle norme vigenti che, tra l’altro, vietano che vi possano essere sale giochi e locali ad esse assimilati, nei pressi di scuole, ospedali , palestre e chiese, intesi come luoghi sensibili della città.
Controlli anti Covid: sequestrata una sala gioco, sanzione da 60mila euro
Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.