«Fuori dal mondo della propaganda del Presidente Marsilio, c’è un Abruzzo pieno di paradossi e contraddizioni su cui è urgente fare luce. Uno su tutti riguarda la vaccinazione degli insegnanti in vista del 15 marzo, giorno in cui in Abruzzo si dovrebbe tornare alla didattica in presenza. Sto ricevendo molte mail in questi giorni che mi segnalano come numerosi docenti con fragilità si fossero già iscritti alla piattaforma di Regione Abruzzo per essere vaccinati ma, purtroppo, a causa della lentezza e disorganizzazione della Giunta regionale, sono scivolati in fondo alla lista senza essere mai convocati. Gli stessi sono stati poi chiamati a vaccinarsi in quanto personale scolastico, ma risultano non idonei alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, e sono costretti a rimettersi in attesa per un altro vaccino. Il rischio è quindi che debbano rientrare in aula senza essere stati vaccinati. Insomma il caos regna sovrano, tra improvvisazione e pressapochismo».
A denunciare il caso è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: «Ci troviamo in una situazione paradossale. Il rischio è che sia vaccinato prima chi non presenta fragilità e nel mentre potrebbero essere rispediti in classe, senza vaccino e senza alcuna protezione, i docenti con fragilità. Una vicenda che la dice lunga sulla disorganizzazione cronica nelle Asl sotto la gestione della Giunta Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Chiediamo da oltre un mese se esista un ordine di priorità sulle vaccinazioni o se ci si lasci guidare dalla casualità. Il fatto che ogni giorno vengano alla luce problematiche di questo genere rende più chiaro il motivo per cui il Presidente Marsilio si sia trincerato dietro a un imbarazzato silenzio. Evidentemente i nostri dubbi sono assolutamente fondati».
«Sulla salute dei cittadini, degli insegnati e dei nostri figli non si può scherzare né avere tentennamenti. La promessa era stata quella di vaccinare tutto il personale scolastico al rientro in classe, fissato al momento al 15 marzo nella nostra Regione. Eppure le segnalazioni che riceviamo ci fanno credere che il piano sia ancora in alto mare, così come lo è quello per tutta la popolazione abruzzese. Le persone con fragilità e disabilità non vengono ancora convocate, e non si vede né una conclusione né un calendario chiaro della vaccinazione degli over 80, mentre gli screening con test rapido, che dovevano isolare i positivi in tempo, sembrano aver fallito se dopo settimane abbiamo ancora centinaia di nuovi casi ogni giorno. Intanto le terapie intensive sono piene, così come le strutture ospedaliere. Una situazione inaccettabile. Invece di scappare dalle nostre domande come fa regolarmente, Marsilio dica tutta la verità agli abruzzesi, con trasparenza e chiarezza. Non c’è altro tempo da perdere» conclude Marcozzi.