Una dispersione di servizi su una superficie enorme che non agevola l’accesso del cittadino, e sicuramente non produce efficienza. Questa la valutazione sullo stato attuale del Presidio Territoriale di Assistenza di Gissi sul quale la Direzione Asl ha deciso di investire un milione di euro grazie ai fondi del PNRR.
La decisione è stata comunicata dal Direttore generale Thomas Schael al Sindaco Agostino Chieffo che ha incontrato alla presenza dell’intero staff tecnico della Asl proprio all’interno del Presidio per una ricognizione “sul campo” di spazi e servizi.
Il finanziamento europeo, dunque, sarà impiegato per una riqualificazione immediata di tutto il pian terreno, una superficie di mille metri quadrati sulla quale saranno ubicati la “casa di comunità” con tutti i servizi che caratterizzano la “medicina d’iniziativa” , protagonista assoluta della sanità territoriale, il poliambulatorio, i servizi diagnostici e gli sportelli per le attività di tipo amministrativo.
Sarà l’occasione per adeguare e rinnovare anche le apparecchiature elettromedicali, con l’acquisto un elettrocardiografo, un ecotomografo e altre attrezzature per circa 40 mila euro. E’ stato già migliorato, invece, l’aspetto del comfort sulle degenze dell’ospedale di comunità con l’acquisto di nuovi letti elettrici e arredi, a cui si è aggiunta la dotazione strumentale per il monitoraggio dei pazienti Covid.
Complessivamente il potenziamento tecnologico del Pta di Gissi ha un valore di 135 mila euro.
Ma la notizia più attesa da tutto il territorio riguarda l’acquisto dell’auto medica, sul quale Schael si era impegnato con i Sindaci, alla presenza del Presidente della Giunta Regionale Marco Marsilio e dell’Assessore alla Salute Nicoletta Verì: il 14 febbraio scade il termine per la presentazione delle offerte da parte dei 4 operatori economici che avevano manifestato interesse a essere invitati a seguito della pubblicazione del bando.
«Siamo vicini – è la rassicurazione del Direttore generale – a dare un servizio in più alle popolazioni di questo territorio. Che non presuppone, e ci tengo a chiarirlo, qualche forma di sottrazione dell’assistenza su altri fronti. Restano le guardie mediche, resta il 118, resta l’assetto attuale dei servizi, che sarà però molto più supportato dall’auto medica, un mezzo di soccorso avanzato che rappresenta un tassello importante nel sistema di emergenza territoriale, che permette il rapido trasporto di un’équipe sul luogo di un evento sanitario critico».