Sono partiti da Roma, dal Colosseo per l’esattezza, il 23 giugno scorso e dopo aver valicato le Mainarde a Passo dei Monaci, ai piedi del maestoso Monte Meta, sono giunti, nel pomeriggio di oggi, a Schiavi di Abruzzo.
Un viaggio nel tempo e nello spazio, nella storia quasi, tra panorami mozzafiato, boschi e montagne, per ripercorrere i sentieri battuti dai nonni più recentemente e, millenni fa, dai padri Sanniti, i pastori guerrieri che tennero testa allo strapotere di Roma.
Un’impresa sportiva sicuramente, ma forse soprattutto culturale quella firmata da una piccola Legio Linteata composta da Armando Falasca, Remo Tucci, Carlo Forte e Mario Pinti. Ripercorrere le antiche strade di collegamento tra la Città Eterna e l’Alto Sannio, dal Lazio, all’Abruzzo e fino all’Alto Molise e Vastese.
Tracciare un percorso escursionistico che interseca la Via Francigena e il Cammino di San Tommaso. Questo il senso dell’iniziativa dei “viandanti” abruzzesi, come spiega nel video Armando Falasca.
La prima, faticosa, ma appagante “prova generale” di un cammino di 230 chilometri circa che nascerà e sarà tracciato nei prossimi mesi lungo i sentieri e i racconti narrati dallo scrittore Nicola Mastronardi nel romanzo storico “Viteliù – Il nome della Libertà”.
Francesco Bottone