“La scelta di collocare un convitto nel pieno centro storico è totalmente errata sia per le criticità dovute alla carenza di parcheggi dell’area, sia in termini di sicurezza per mezzi e uomini chiamati a demolire la ex scuola di San Marco”.
E’ quanto dichiara il circolo territoriale di Fratelli d’Italia, che in estrema sintesi, si trova sintetizzato sulle frequenze del consigliere regionale del M5S, Andrea Greco, ovvero: localizzare un’altra struttura presente in città. Come è risaputo la Provincia di Isernia, contitolare con il Comune di Agnone del plesso già sede di elementari, Ipsia e Albeghiero, ha previsto lo stanziamento di 400mila euro per la progettazione del convitto tralasciando di dire dove reperirà i circa 5,9 milioni di euro necessari per l’abbattimento e la costruzione del nuovo immobile. In sostanza non è dato sapere i tempi necessari per vedere ultimata l’opera considerata strategica, se realizzata subito, perché capace di attirare studenti e ridare respiro agli istituti del posto, in particolare quelli superiori (Itis, Liceo e Alberghiero). Così il circolo locale di FdI propone una soluzione alternativa che ritiene percorribile.
“La Provincia – riportano i responsabili della destra – dovrebbe dividere i progetti in lotti: uno per la demolizione, l’altro per la ricostruzione. Successivamente il Comune di Agnone potrebbe riacquistare l’intera proprietà dell’immobile di San Marco offrendo in permuta quello di via Pietro Micca (ex scuola media), abbandonato ormai da anni. Per quest’ultimo il Comune è dotato di un progetto per il convitto – presentato dall’amministrazione Marcovecchio per accedere ai fondi del CIS – che la Provincia farebbe suo. A questo punto, l’ente di via Berta, proprietaria del bene e, con un progetto in tasca, avrebbe molte opportunità di attingere ai fondi Pnrr e di conseguenza realizzare la nuova opera. Da parte sua il Comune, nel frattempo diventato titolare in toto di San Marco, dovrebbe attivarsi per la demolizione realizzando una piazza in superficie e, almeno per il momento, evitare i parcheggi sotterranei, che sicuramente apporterebbero benefici, ma al tempo stesso farebbero lievitare i costi. Con la soluzione che proponiamo – conclude il circolo di Fdi – si espleterebbero tutte le richieste fin’ora emerse, ma soprattutto non si condannerà i cittadini del centro storico a sopportare lo scempio vissuto dai residenti di piazza del Popolo con la costruzione del ‘polo’ scolastico ‘Giuseppe Nicola D’Agnillo’”.