“Se esiste una volontà popolare, come quella che si sta diffondendo, non vedo perché non contitolare l’Italo Argentino a Paola Cerimele”. Dalla Sicilia dove è impegnato all’apertura di un nuovo teatro, Mario Baldini risponde così alla domanda de l’Eco online che gli chiede cosa ne pensa dell’iniziativa promossa dalla testata altomolisana e dagli amici della sfortunata attrice agnonese deceduta il 25 agosto dello scorso anno a seguito di un incidente stradale verificatosi lungo la statale Trignina.
L’dea è quella di affiancare all’Italo Argentino il nome di Paola Cerimele nelle ultime settimane omaggiata anche con un evento al convitto ‘Mario Pagano’ di Campobasso. “Dopotutto la Cerimele resta l’unica attrice di spessore che la cittadina di Agnone è riuscita a partorire” afferma ancora Baldini che agli inizi anni ’90 si rese protagonista della riapertura della struttura grazie soprattutto al contributo dei tanti artigiani del posto. “Si trattò di uno sforzo immane – aggiunge telefonicamente il regista 86enne – ma alla fine riuscimmo nell’impresa di regalare al territorio e all’intero Molise un luogo dove la cultura e l’arte teatrale hanno avuto modo di diffondersi e trovare proseliti nel corso degli anni. Ancora oggi il mio profondo ringraziamento va alle tante maestranze che non senza sacrifici mi diedero una grossa mano”. Ed ancora, prosegue: “Ricordo con piacere le esaltanti stagioni teatrali con artisti di fama nazionale e internazionale esibirsi sul palcoscenico del teatro, la scuola di recitazione, gli innumerevoli eventi che all’epoca fecero di Agnone un modello da imitare”.
Dalla grande isola, dove nell’hinterland di Cefalù tenta l’esperienza vissuta in alto Molise, Baldini ricorda anche il forte legame vissuto con Pietrabbondante dove possiede un’abitazione. “Qualcosa di buono ho prodotto anche lì nonostante in molti hanno dimenticano velocemente” dice sarcasticamente. Non ultimo il ‘Sannita teatro festival’ nelle vesti di direttore artistico con Adriana Palmisano già ammirata in tutta la sua bravura ad Agnone. Ma l’elenco delle iniziative messe in scena nell’antico tempio sarebbero infinite da elencare. Tornando poi al progetto di contitolare l’Italo Argentino alla Cerimele, Baldini si congeda così: “Non ho avuto il piacere di collaborare con lei e di questo me ne dispiaccio perché era una bravissima attrice. Ripeto: se esiste una volontà popolare ben venga il progetto di cointestare a lei quella che reputo una mia creatura. Un giorno mi auguro di poter tornare ad Agnone dove ho lasciato un pezzo del mio cuore e tanti amici”. Nel frattempo chiusa la petizione che ha visto raccogliere 2500 firme le quali nelle prossime settimane saranno consegnate al sindaco di Agnone, Daniele Saia con l’obiettivo di portare la proposta di contitolare l’Argentino a Paola Cerimele all’attenzione del prossimo Consiglio comunale.
Pio Savelli