«Fidarsi di Calderoli? E come si fa a fidarsi di uno che partorisce un obbrobrio di legge elettorale che lui stesso definisce una porcata? No, all’autonomia (o regionalismo) differenziata va fatta opposizione dura perché sarebbe una sciagura per l’Italia e, per i nostri territori, un vero e proprio colpo di grazia».
Così Candido Paglione, sindaco di Capracotta e Presidente Uncem Molise che invita riflettere sulla lezione che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha impartito durante il discorso di fine anno. “Le parole pronunciate da Mattarella – osserva Paglione – contengono importanti affermazioni che trattano un tema a noi caro: accanto ai valori positivi (scienza, fiducia, responsabilità, sanità, unità, bisogni, Costituzione, Repubblica, diritti, eguaglianza) ci sono i valori negativi che li contraddicono, cioè differenze, ingiustizie, diritti negati. Dunque le risorse preziose per una comunità rischiano di essere messe in discussione e addirittura negate da altre risorse di segno negativo. Il Servizio sanitario nazionale, ad esempio, è il simbolo più alto di quella unità nazionale, di quel diritto all’uguaglianza sancito dalla Costituzione che, almeno in principio, annulla tutte le differenze per garantire un’assistenza universale. Come si fa, dunque, a pensare che un meccanismo che rafforza alcune aree del Paese a scapito di altre possa funzionare bene per tutti, possa garantire quell’uguaglianza – non solo nel settore sanitario, ovviamente – che è principio cardine della nostra carta costituzionale? Insomma – conclude Paglione – non c’è da fidarsi. Non ci si può definire patrioti e minare l’unità della nazione in modo cosi subdolo. Per questo – conclude – il progetto di autonomia differenziata va combattuto strenuamente e senza cedimenti. È in gioco l’unità nazionale e la sopravvivenza di buona parte dell’Italia stessa”.
Per Andrea Greco, capogruppo del M5S in Consiglio regionale “il centrodestra continua a disinteressarsi del Molise ad ogni livello istituzionale, con un Governo che alimenta il divario tra Nord e Sud Italia. La proposta del Ministro Calderoli sull’Autonomia differenziata darebbe un taglio netto ai fondi destinati alla nostra sanità, ai trasporti, all’istruzione; una diminuzione significativa di prestazioni e servizi per i molisani. In poche parole: meno possibilità rispetto alle regioni più ricche, come se far parte del Meridione fosse una colpa da espiare con minori opportunità di sviluppo e di futuro. Servono a ben poco le arrampicate sugli specchi – aggiunge -, poiché è evidente che per questi signori la nostra terra è utile solo a fargli prendere voti. Ed è altrettanto evidente che al centrodestra possa servire un ‘aiutino’ in più in prossimità delle elezioni regionali in Lombardia”. Ed ancora sentenzia Greco “parliamo di una legge che, per come concepita, tradisce vari principi costituzionali: un manifesto politico fondato sulle disuguaglianze. Ovviamente ci opporremo in ogni sede a questa riforma divisiva, sostenendo l’istituzione di un fondo perequativo per individuare risorse che compensino questi squilibri. In tutto ciò sarei curioso di sapere come la pensano i nostri amministratori regionali nonché i consiglieri di maggioranza, dato che fanno parte (vorrei ricordarglielo) proprio di quel centrodestra intenzionato ad affossare la nostra regione. Come mai, ad esempio, non si ascoltano più i frequenti attacchi sui lavori in Parlamento da parte dell’assessore Quintino Pallante? La cornice di questo assurdo provvedimento sa di strumentalizzazione al cubo”.