«Dopo decenni di chiacchiere e vane promesse che, alla prova dei fatti, si sono concretizzate sempre e soltanto in tagli e soppressioni, l’attuale dirigenza della ASL, con l’avallo della politica regionale, è riuscita a ridurre il Servizio sanitario nel Medio e Alto Vastese ai minimi termini, ulteriormente mortificando il territorio e suoi rappresentanti».
Agostino Chieffo, sindaco di Gissi, entra nel dibattito pubblico innescato dalla paventata demedicalizzazione del servizio di emergenza urgenza 118 del distretto sanitario di Castiglione Messer Marino.
«Nell’ultimo anno ci sono stati diversi incontri istituzionali nel corso dei quali sono stati illustrati i progetti di riorganizzazione della sanità territoriale, finanziati con i fondi del PNRR, con promessa di potenziamento di servizi e strutture. -riprende l’amministratore locale di Gissi – Invece, dopo aver soppresso il Servizio di Diabetologia presso il PTA di Gissi, per la medesima ragione, ovvero l’incapacità dell’Azienda sanitaria locale e della sua dirigenza di reperire medici, con nota inviata tramite pec ai sindaci, viene comunicato che “in via sperimentale, per la durata di tre mesi”, il Punto di Primo Intervento del PTA rimarrà attivo solo dalle 8 alle 20, così da liberare medici da poter impiegare sull’automedica che verrà consegnata in pompa magna il 30 giugno alle ore 16 a Carunchio. In sostanza, l’attivazione dell’automedica, che era stata presentata come uno strumento in più, concesso per migliorare l’assistenza sanitaria su un territorio particolarmente disagiato come è quello del Medio e Alto Vastese, viene di fatto pagato con il dimezzamento del servizio del Punto di Primo Intervento del PTA di Gissi, ridotto a 12 al giorno rispetto alle 24 attuali e con il concreto rischio, che si intuisce dal tenore della nota del Direttore generale, che anche le ambulanze del 118 potrebbero rimanere senza medico a bordo, tant’è che si dice che sarebbero eventualmente medicalizzate, solo in casi di necessità cliniche».
Trovano riscontri e addirittura diventano ancor più allarmanti le indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi, in esclusiva, sulle nostre colonne circa il pericolo della demedicalizzazione del 118 di Castiglione e, a questo punto, stando alle dichiarazioni del sindaco Chieffo, anche del punto di primo intervento di Gissi. Scelte illogiche, quelle operate dalla dirigenza della Asl, che hanno il solo scopo di mischiare un po’ le carte, spostando personale, dando l’impressione di potenziare i servizi quando in realtà si sta facendo l’esatto contrario.
«La riduzione dell’orario del PPI ed il rischio di non avere neanche il medico del 118 sul PTA di Gissi è un fatto gravissimo, che penalizza non solo la struttura, ed in particolare l’ospedale di comunità, ma anche i residenti nel comune di Gissi e in tutti i centri del circondario che si vedono, di fatto, privati di servizi ben rodati e strutturati, in cambio di una automedica che, da Carunchio, dovrebbe accompagnare l’unico povero medico di turno ovunque sarà inviato dalla centrale operativa, da San Salvo a Schiavi d’Abruzzo. – riprende, lucido nella sua analisi, il sindaco Chieffo – Tra l’altro è veramente pazzesco che si sia pensato di effettuare una sperimentazione che, di fatto, riduce e comunque modifica i servizi dell’emergenza urgenza, nel periodo estivo, quando è notorio che in tale periodo il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vasto è spesso in difficoltà, con l’utenza già solitamente costretta ad aspettare diverse ore prima di poter semplicemente parlare con un sanitario».
«E’ evidente che con la chiusura notturna del PPI di Gissi e con l’automedica a Carunchio che durante la notte porterà in giro il medico di turno per il Vastese, tutti i residenti dell’entroterra, non avendo alternativa, saranno costretti a rivolgersi al Pronto soccorso dell’ospedale di Vasto, ingolfandolo ancora di più, con inevitabili disservizi per turisti e residenti ma, evidentemente, con tanta soddisfazione della dirigenza aziendale, di chi l’ha nominata e la sostiene. La decisione della ASL e la sfacciataggine con la quale si presenta come un servizio migliorativo quello che, di fatto, è solo l’ultimo taglio con conseguente ridimensionamento, denota la scarsa considerazione non solo per il Vastese e per i suoi abitanti, ma anche per i suoi rappresentanti istituzionali che, evidentemente, vengono ritenuti più gestibili rispetto a quelli degli altri territori della Provincia. Per quanto mi riguarda, come Sindaco del Comune di Gissi, non posso accettare né il provvedimento della ASL né le modalità e i tempi con i quali è stato proposto, pertanto, riservandomi ogni altra iniziativa, e nella speranza che la dirigenza aziendale voglia tornare sui suoi passi, ho già conferito mandato ai Legali per valutare il ricorso al Giudice amministrativo con richiesta di sospensiva».